Fiorentina, è quarto posto. Assist di Pepito e gol di Cuadrado. Il Livorno battuto (0-1) va in B. Pagelle
LIVORNO – Assist di Pepito Rossi e gol di Cuadrado. Fiorentina vincente all’Armando Picchi e quarta sicura: significa qualificazione diretta per i gironi di Euroleague, senza il rischio di preliminari. Ciao Inter. Brutto pomeriggio, invece, per il Livorno: è serie B senza appello. E questo un po’ dispiace, soprattutto per un bravo allenatore come Davide Nicola. Il calcio è anche spietato.
Ma intanto, dopo otto giorni terrificanti (l’allucinante notte dell’Olimpico e la sconfitta 3-4 con il Sassuolo), godiamoci una Fiorentina che coglie la decima vittoria in trasferta e chiude in una posizione di tutto prestigio una stagione che, senza gli infortuni eccellenti (Gomez e Rossi) avrebbe potuto riservare anche qualcosa di molto più sostanzioso. Per esempio un affaccio sulla Champions. Tuttavia, recriminare non serve. Ora bisogna guardare avanti. E soprattutto è la società che deve affrontare e risolvere la questione Montella. Può darsi che già in questa settimana Andrea Della Valle possa incontrare l’allenatore per ascoltare le sue richieste e dare garanzie. Questo è l’auspicio dei tifosi che vorrebbero guardare senza nessun patema alla prossima stagione. Montella è prezioso per Firenze. E Andrea Della Valle è troppo appassionato per non affrontare qualche sacrificio utile a rinforzar la squadra. Del resto, ci sono ampie possibilità di manovra: Cuadrado andrà quasi certamente via (il Barcellona lo vuole fortemente, così come tende a riportare in Spagna Eduardo Macìa) e questo consentirà di far cassa. E di portare giocatori importanti in una rosa già di qualità, dove primeggia Pepito Rossi. E’ stato sufficiente il suo ingresso in campo per far cambiare il risultato. E’ un grande e merita la nazionale. Anche se Cesare Prandelli non sembra propenso, per ora, a inserirlo nei trenta che potrebbero andare in Brasile. Egoisticamente potremmo preferire un’estate tranquilla per il grande Pepito, in attesa di una prossima stagione scoppiettante in maglia viola, ma per il gran azzurro sarebbe un gran vantaggio averlo al Mondiale. E lui, non ci stancheremo di ripeterlo, merita tutte le soddisfazioni. La partita? Nulla di speciale, La Fiorentina ha vinto quasi cin il minimo sforzo. Il Livorno è apparso ancora poca cosa e ora, oltre al baratro della B, dovrà anche affrontare problemi societari. Spinelli vuol mollare. La tifoseria è inviperita.
STRISCIONE – Si passa repentinamente da una vigilia dominata dalla richiesta forte di Montella alla società (“La squadra dev’essere rinforzata altrimenti non garantisco nulla…”) al derby con il Livorno. Davanti non c’è Matri, definitivamente bocciato. Torna Matos in tandem con Cuadrado, capitano per l’occasione visto che Pasqual è in panchina. E sono proprio loro due a portare il primo affondo verso la porta amaranto: il tiro di Cuadrado (2’) viene respinto in tuffo da Anania, preferito, a sorpresa, al giovane Bardi. Il Livorno ha un atteggiamento prudente. Nicola si gioca le ultime possibilità di salvezza. Nello stadio campeggia uno striscione contro il presidente Spinelli. Un altro fa riferimento all’allucinante notte dell’Olimpico e grida che lame e pistole non fanno parte del mondo ultras. Sono in molti, evidentemente, a rendersi conto della china in cui sta precipitando il calcio.
FIOCCO ROSA – Nella porta della Fiorentina ancora Rosati, nonostante i quattro gol incassati contro il Sassuolo. Ma d’altra parte sembra che Neto non sia ancora in grado di riprendere il suo posto fra i pali. La Fiorentina la prende con pazienza: prende l’iniziativa ma bada a non favorire le ripartenze livornesi. Aquilani ci prova da lontano (14’) ma il tiro finisce a lato. Gioco stagnante fino al 26’. Spunto di Cuadrado, Mosquera lo butta giù. Punizione diretta: batte Ilicic ma il pallone vola alto. Il suo tentativo è quello di far dimenticare l’imperdonabile errore nella finale di Coppa Italia: a sei minuti dalla fine ebbe la palla del pareggio e la sprecò malamente. Difficile cancellare quel ricordo. Ammonito Matos: è diffidato e non potrà giocare l’ultima in casa con il Torino. Anche Castellini è ammonito e diffidato: torneo finito.Intorno alla mezz’ora, tutta la panchina viola si alza esultando. Non è gol. Tutti abbracciano Tomovic che ha appena ricevuto una gran notizia: è diventato babbo di una bella bambina notizia. Poco dopo la Fiorentina potrebbe gioie anche per il vantaggio ma un assist perfetto di Ambrosini per Matos coglie il compagno in ottima posizione, ma per l’arbitro è fuorigioco. Brutto episodio al 45’: Vargas vuole una rimessa laterale, Ceccherini perde l staffe e va a gridargli qualcosa sul viso. Il peruviano non reagisce. E l’arbitro ammonisce il giocatore livornese, ripreso dall’allenatore Nicola che gli mette addirittura la mano sulla bocca per farlo star zitto e dal portiere Anania. Finisce qui un primo tempo asfittico e poco piacevole.
JOLLY – Al ritorno in campo c’è un cambio nella Fiorentina: resa negli spogliatoi Matos ed entra Pizarro, il direttore dell’orchestra viola. Cuadrado e Ilicic stanno avanti e Borja Valero va alle loro spalle come finto centravanti. L Fiorentina fa la partita, ma non punge. Così Montella decide di giocare il suo jolly: Pepito Rossi. Salutato da uno striscione che è più di un augurio: l’appetito vien segnano, forza Pepito. E’ il 9’. Esce Ilicic. E al 12’ arriva il vantaggio viola: assist magnifico di Pepito per Cuadrado che scatta davanti a tutti, tenuto però in gioco da Ceccherini. Cuadrado prima tira addosso ad Anania che prova a fare il miracolo ma respinge sui piedi di Guillermo che non ha difficoltà a mettere dentro il suo dodicesimo gol di questo campionato. E ad attirare su di sè, come api sul miele, l’attenzione dei grandi club da Champions. Il Barcellona è pronto a fare una grande offerta e a prendersi anche un uomo mercato viola: Eduardo Macìa. Tanta carne al fuoco per le prossime settimane… Intanto è quarto posto matematico. Quattro punti più dell’Inter. Fiorentina irraggiungibile e sicura di qualificarsi per i gironi di Euroleague. Vacanze più lunghe e preparazione non affrettata.
BANDIERE – Ci sono scintille fra Cuadrado e Rinaudo, il giocatore autore del fallo che, nel girone d’andata, provocò il grave incidente a Rossi. Nessun problema da parte di Pepito, gran signore oltre che Fenomeno. L’arbitro guarda Cuadrado e Rinaudo, fa un cenno ma non interviene. Poi diventa protagonista il portiere Rosati che respinge un’insidiosa punizione di Emerson. Un attimo dopo (27’) altro duetto in area livornese fra Cuadrado e Rossi: Pepito tira e il pallone va a sbattere sul braccio di Rinaudo. Rigore? Ci potrebbe stare, ma l’arbitro non fischia e i viola non protestano. Ultimi minuti molto nervosi. I giocatori del Livorno appaiono provati e commettono qualche scorrettezza di troppo. Borja viene espulso. Finisce con i tifosi della Fiorentina che esultano. Bandiere viola al vento, sulla Fi-Pi-Li, durante il ritorno a casa.
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