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Famiglie spaccate, bambini nella bufera: per fortuna ci sono i nonni

In Italia a rischio abusi 900 mila bambini
Le famiglie si spaccano e sono sempre di più i bambini che soffrono per separazioni e divorzi

E’ stato un anno intenso che ha consolidato il lavoro del Garante e che fotografa una realtà minorile in Toscana composta da 558.783 fra bambini e ragazzi di età compresa fra 0 e 17 anni. Rispetto agli anni precedenti c’è stato un forte calo: 7.663 unita’ in meno. La classe 0-2 anni e’ quella che fa registrare la diminuzione più significativa visto che passa dai 98.936 residenti del 2011 ai 94.012 residenti del 2012 (meno 4.924 unita’).

Ma il 2013 è stato l’anno del consolidamento del nostro lavoro anche nei rapporti con il mondo della giustizia minorile e degli avvocati che si occupano di minori e famiglia. Si tratta generalmente di famiglie coinvolte in separazioni e divorzi molto conflittuali in cui con grande difficoltà raggiungono accordi sull’affido dei figli e sulla gestione dei rapporti con i genitori. Ma sono accordi che finiscono per essere messi costantemente in discussione. Sono situazioni molto complesse in cui sono coinvolti molto spesso,oltre ai genitori e bambini, anche i servizi sociali e quelli sanitari oltre al sistema della giustizia. Si tratta di vicende che tengono occupati questi servizi per molti mesi o anni con continue verifiche ed aggiornamenti con grande impegno finanziario per le amministrazioni. Lo spazio di intervento del garante è limitato e centrato su consigli, consulenza e tentativi di individuare percorsi di garanzia per i figli.

Preme segnalare inoltre i casi in cui si sono rivolti all’ufficio del garante i nonni. E’ un fenomeno in crescita in tutta Italia soprattutto dopo il riconoscimento del loro ruolo da parte della legge 219/2012. In alcuni casi si tratta di nonni che sostituiscono genitori deboli o assenti. Si tratta di nonni che reclamano il loro ruolo indipendentemente dai genitori se non addirittura contro di loro. E’ un tema oggetto di approfondimento anche da parte della giurisprudenza e della dottrina. Se da una parte si tratta di figure che non hanno responsabilità diretta sui bambini e ragazzi, a meno che non gli siano affidate, dall’altra sono spesso importantissime per la cura e l’educazione.

Il garante tiene in grande considerazione anche i nonni e cerca di acquisire sempre il maggior numero d’informazioni possibile su quanto segnalato: questo solitamente avviene attraverso colloqui con chi segnala i casi e con gli operatori dei servizi e le istituzioni interessate. Al termine dell’istruttoria il garante decide le azioni da intraprendere: dalla segnalazione all’autorità giudiziaria, alle raccomandazioni alle amministrazioni o, più spesso con azioni di informazione e consulenza. E’ un lavoro lungo e delicato: nell’interesse supremo dei minori, sempre più spesso in difficoltà e al centro di situazioni complicate. Provocate da una sensibilità figlia dei tempi, cioè assai scarsa.


Grazia Sestini

Garante per l'infanzia e l'adolescenza del Consiglio Regionale della Toscana

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