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Vigili del Fuoco

Scandicci: cinque operai intossicati in una fossa biologica, due rischiano vita

I vigili del fuoco
Sono intervenuti i Vigili del Fuoco

FIRENZE – Grave incidente sul lavoro stamani a Scandicci, alle porte di Firenze. Una muratura di una fossa biologica per la raccolta delle acque chiare, si è trasformata in una trappola per cinque operai: due di loro sono tra la vita e la morte. Gli altri sono comunque rimasti tutti intossicati.

È accaduto intorno alle 11 in piazza Boccaccio, dove al lavoro attorno alla fossa biologica c’erano i muratori di una ditta che doveva compiere il lavoro e quelli di una società di autospurghi, con il compito di preparare la fossa biologica all’intervento. Quando il primo muratore si è calato nella fossa è stato subito colpito da malore. A soccorrerlo ha provato il fratello, ma anche lui ha perso i sensi. A completare la catena dei tentativi di salvataggio andati a vuoto, e quindi dei malori, è stato il padre dei due: ha raggiunto i figli e anche lui si è sentito male. Adesso proprio i due fratelli sono quelli che rischiano la vita per una sospetta intossicazione da acido solfidrico.

Prima del tentativo del padre a soccorrere i due fratelli aveva provato un operaio della ditta di autospurghi. Si era fatto calare nella fossa, imbracato, ma ha dovuto farsi tirare in superficie quasi subito: anche lui stava rischiando di sentirsi male. E per tentare di salvare il padre e i due figli si sono prodigati pure due operai di un cantiere della zona: anche loro sono rimasti intossicati, sebbene in modo meno grave.

I tre muratori sono stati estratti dalla fossa dai Vigili del fuoco, intervenuti con la squadra Nbcr (gli specialisti che operano in ambienti irrespirabili), sul posto con i carabinieri ed il personale sanitario. Le loro condizioni sono apparse subito gravi anche per il tempo in cui sono rimasti prigionieri nella fossa dei veleni e sono stati ricoverati in ospedale in codice rosso.

Ma se il padre dei due muratori sembra stare meglio sono i due figli ad essere ancora in pericolo di vita: il tipo di intossicazione che li ha colpiti compromette l’ossigenazione del sangue e dei tessuti e per questo sono sottoposti ad una precisa e intensa terapia farmacologica.

A ricostruire con esattezza l’accaduto dovrà ora essere il magistrato. Il procuratore aggiunto Francesco Pappalardo ha aperto un fascicolo: secondo i primi accertamenti il primo operaio sceso nella fossa biologica lo avrebbe fatto senza prendere le necessarie precauzioni. La stessa cosa sarebbe stata fatta anche dagli altri intervenuti per soccorrerlo. Ma altri elementi utili a chiarire le cause dell’incidente potrebbero venire dall’analisi dei campioni di aria e di materiale biologico prelevati nella fossa dai vigili del fuoco e dal personale dei servizi di prevenzione dell’azienda sanitaria di Firenze.

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