Rosalba Carriera, vita privata e successo di una grande pittrice
L’artista e la donna, il successo e le elazioni familiari, i dipinti più celebri e i carteggi privati: due facce inscindibili di Rosalba Carriera, la più grande pittrice europea del Settecento, al centro di un saggio che ne svela molti aspetti sconosciuti ai più.
Il volume, opera della studiosa Angela Oberer e intitolato “Rosalba Carriera e le sue sorelle” (pp. 136, euro 12) uscirà il 20 maggio per i tipi di Mauro Pagliai. Rosalba Carriera (Venezia, 1673-1757) si dedicò dapprima alle miniature per poi passare ai dipinti a pastello, una tecnica inventata nel XV secolo ma poco utilizzata fino a quel momento. Proprio i suoi delicati ed eleganti ritratti a pastello, commissionati da personalità in vista e membri dell’aristocrazia (tra cui il re di Francia Luigi XV), la resero una delle personalità artistiche più influenti d’Europa.
Lo studio di Angela Oberer, ricercatrice in Storia dell’arte e docente presso università straniere a Firenze, si concentra non tanto sulle capacità artistiche di Rosalba, quanto sulla sua complessa e affascinante identità, mai approfondita prima d’ora in una pubblicazione. Leggendo il testo, basato su una ricerca svolta sulle carte private dell’artista, incontriamo una donna con dei tratti caratteriali che emergono sia nel suo ruolo di pittrice professionista, sia nella sua realtà di donna non sposata, di sorella maggiore e capofamiglia. Proprio nei rapporti con Giovanna e Angela, più giovani rispettivamente di due e quattro anni, emergono concetti come il controllo, la determinazione e la posizione dominante, concetti che hanno indubbiamente un ruolo importante nella vita di Rosalba. L’indagine sfocia in un’attenta rilettura e in un’interpretazione originale dell’autoritratto esposto agli Uffizi, un dipinto di grande interesse nella storia degli autoritratti femminili.