Firenze, Renzi querela ma non va in aula: gli avvocati litigano
FIRENZE – Nuova udienza in tribunale a Firenze, martedì 20 maggio, al processo nato da una querela presentata dal premier Matteo Renzi quando era presidente della Provincia di Firenze contro un esponente del centrodestra e il dj di una radio fiorentina accusati di averlo offeso parlando delle spese sostenute in Provincia.
«Per l’ennesima volta – ha spiegato Paolo Florio, difensore degli imputati – Renzi non si è presentato e il giudice ha dovuto rinviare. Alla prossima udienza chiederemo che venga disposto l’accompagnamento coattivo». Imputati «per aver offeso la reputazione» di Renzi sono l’esponente fiorentino ex An Guido Sensi e il dj Guido Gheri, di Radio Studio 54.
In una trasmissione del 2009, riferendosi all’allora presidente della Provincia, Sensi e Gheri parlarono di spese in ristoranti e pasticcerie, per la comunicazione e per eventi, citando anche il capo di gabinetto dell’ente, Giovanni Palumbo, ora parte offesa con Renzi al processo. «La presa di posizione dell’avvocato Florio stupisce per almeno due motivi – ha ribattuto Federico Bagattini, legale del premier – perché non può essere chiesto l’accompagnamento coattivo di chi, come il dottor Renzi, ha sempre congruamente giustificato la propria assenza, e oggi non era previsto che dovesse intervenire; e perché gli imputati hanno già sottoscritto a mezzo del loro difensore l’atto di transazione, un accordo per la remissione della querela. Oggi il processo non si sarebbe comunque celebrato, trattandosi di un’udienza cosiddetta di ‘mero appoggio’ e non mi era ancora intervenuta la procura speciale utile all’eventuale remissione di querela».
