Il Csm nomina Creazzo nuovo procuratore capo a Firenze
FIRENZE – Giuseppe Creazzo è il nuovo procuratore della Repubblica di Firenze. Lo ha nominato oggi il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Per il suo definitivo arrivo a Firenze manca ora il decreto firmato dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, per la quale occorrerà ancora qualche tempo, e la successiva pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia. Non è possibile al momento fare previsioni certe sulla data del suo insediamento, ma è probabile che avvenga non prima della fine di giugno.
Creazzo, 59 anni tra pochi giorni e attuale procuratore capo a Palmi, è stato nominato con 14 voti a favore contro i 6 andati al suo diretto «concorrente» Alfredo Morvillo, procuratore a Termini Imerese. A favore di Creazzo si sono espressi i togati di Area e di Unicost, il vice presidente del Csm Michele Vietti, il Pg della cassazione Gianfranco Ciani e i laici Guido Calvi (pd) e Filiberto Palumbi (centro-destra). Morvillo, cognato di Giovanni Falcone, è stato invece sostenuto dai togati di Magistratura Indipendente, dal laico di centro-destra Annibale Marini e dai togati «indipendenti» Paolo Corder e Nello Nappi. Astenuti gli altri tre laici di centro-destra e il laico del Pd Glauco Giostra.
Giuseppe Creazzo prenderà il posto del procuratore capo Giuseppe Quattrocchi, che ha concluso la sua carriera il 27 ottobre 2013 e fino ad oggi è stato sostituito dal procuratore aggiunto Giuliano Giambartolomei. Soddisfazione e compiacimento per la nomina di Creazzo è stata espressa dal prefetto di Firenze Luigi Varratta, che lo ha conosciuto quando era prefetto di Reggio Calabria. «È un grande magistrato – ha detto Varratta a FirenzePost – con cui ho lavorato a lungo in Calabria, competente ed equilibrato. Sono sicurissimo che a Firenze farà ottimamente il suo lavoro».
In magistratura dal 1984, Creazzo ha lavorato quasi sempre a Reggio Calabria, prima come sostituto, poi come giudice e consigliere alla Corte d’appello. È stato anche vice capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Giustizia. Dal 2009 è procuratore a Palmi. Tra i tanti procedimenti di cui si è occupato c’è quello per l’omicidio nel 2005 di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria. Si è occupato anche di procedimenti a carico di Bernardo Provenzano e altri 10 componenti della cupola di «cosa nostra» per l’omicidio di Antonino Scopelliti, giudice in Cassazione. Così come quello che vedeva imputati Michele Greco e altri boss per l’omicidio di un altro magistrato, Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancuso.
