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Natale 2025
Il neo sindaco Matteo Biffoni

Il Pd riconquista Prato. Biffoni nuovo sindaco con il 58%

Il neo sindaco Matteo Biffoni
Il neo sindaco Matteo Biffoni

PRATO – Matteo Biffoni è il nuovo sindaco di Prato. Il Pd si prende anche l’unico grande comune toscano che era amministrato dal centro destra. Roberto Cenni, sindaco uscente, si ferma al 28% e Biffoni conquista Prato con il 58% dei voti. Prende il 9% la grillina Mariangela Verdolini.
«Biffoni è un rivoluzionario mite, che ha saputo parlare a tutti i pezzi della città. Per questo ha vinto». Parole di Marco Marturano, docente di comunicazione allo Iulm e principale artefice della campagna elettorale del neo-sindaco. Un programma basato sui no al consumo di nuovo suolo, all’ampliamento dell’aeroporto e alle discriminazioni. Marturano parla anche dell’ex patron della Sasch, per cui lavorò nel 2009, portandolo alla vittoria. Perché Biffoni piuttosto che Cenni? «Cinque anni fa Prato aveva bisogno di una rivoluzione, ma con una sensibilità a tutti i pezzi delle culture sociali della città che evidentemente è mancata al sindaco Cenni. Biffoni, nel modo in cui interagiva, si capiva che riusciva a parlare a tutti i pezzi della città, proiettando il tema del rilancio economico con le categorie produttive, la solidarietà e della giusta sensibilità verso la legalità. Tema su cui il centrosinistra pagò un prezzo molto alto cinque anni fa, perché la percezione era che integrazione prevalesse sulla legalità. Matteo, invece, è la rappresentazione che le due cose o convivono o non ci sono, che è l’elemento – posso dire avendo lavorato anche con Fassino a Torino e con tanti sindaci – decisivo».
Vittoria di Biffoni o merito di quell’«effetto Renzi» che ha trascinato il Pd ad un risultato storico su tutto il territorio nazionale? «Il risultato di oggi – commenta Marturano – va abbinato a quello di Firenze, dove Nardella vince al primo turno e anche di Livorno, dove il centro sinistra va al ballottaggio. È molto il risultato del candidato. A Prato c’è sempre stato il vento di Renzi e di Biffoni insieme. Il centro destra resta al di sotto della quota di un terzo dei voti, toccando il minimo storico in una tornata elettorale amministrativa». Quale l’errore principale di Cenni? Per Marturano «l’errore della sua campagna è di essere stata una campagna vintage, come è stato l’errore di Berlusconi».

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