A Firenze Jacopo Ligozzi, il «Pittore Universalissimo»
FIRENZE – Una mostra tutta dedicata a quell’artista «universalissimo», come fu definito da un suo contemporaneo, Jacapo Ligozzi. Un pittore che rappresenta l’ultima parte del Rinascimento fiorentino e del quale, finalmente, una mostra monografica ne delinea il profilo artistico. La mostra è allestita nelle sale della Galleria Palatina di Firenze dal 27 maggio al 28 settembre 2014. A cura di Alessandro Cecchi, Lucilla Conigliello e Marzia Faietti e con la collaborazione di Anna Bisceglia e Giorgio Marini, è l’occasione per ammirare più di cento opere dell’artista (Verona 1547 – Firenze 1627) provenienti da alcuni tra i più importanti musei al mondo come Il Metropolitan Museum di New York, dal British Museum di Londra o dal Museo del Louvre.
Jacopo Ligozzi era nato a Verona e discendente di una famiglia di ricamatori e figlio del pittore Giovanni Ermanno. La sua attività iniziale si svolse a Trento, Verona e Venezia per poi spostarsi a Firenze, presso la corte medicea, dove vi rimase fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1627. A Firenze fu a servizio dei Medici per molti anni e in seguito aprì una sua bottega.
La mostra vuole evidenziare i diversi ambiti nei quali Ligozzi, artista poliedrico, si trovò a realizzare le sue opere e mettendo in risalto la sua versatilità. Ligozzi è dai più conosciuto per le straordinarie raffigurazioni di piante e animali. Quale disegnatore di naturalia fu da subito apprezzato presso la corte medicea e da questo stipendiato. Molti i disegni, ad acquerello, conservati oggi presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e esposti in una sezione all’interno della mostra a dimostrare la grande capacità dell’artista non solo nel rappresentare realisticamente il soggetto, ma anche nel riuscire ogni volta a creare intorno ad esso una situazione che rimandava alla realtà e alla vivezza della pianta e dell’animale. Creando in tal modo piccole scene dove animali e fiori sembrano ancora rivivere.
L’attività del Ligozzi però non si limitò alla raffigurazione della natura. A lui si devono i disegni per la realizzazione di oggetti di vario genere; progettò abiti e ricami per tessuti e e manufatti in pietre dure per le manifatture granducali. La mostra espone anche molti dei sui disegni e dei sui dipinti dedicati ai temi delle allegorie morali e delle Vanitas. Una produzione questa, insieme a quella religiosa, che attraversò buona parte della vita artistica del Ligozzi e che mostra la sua adesione al clima artistico del suo tempo. Una cultura figurativa devota e in linea con quanto la Chiesa nel periodo della Controriforma andava predicando.
Jacopo Ligozzi“pittore universalissimo” (Verona 1547- Firenze 1627)
Galleria Palatina di Palazzo Pitti – Firenze
27 maggio – 28 settembre 2014
Orario: Martedì – Domenica ore 8.15 – 18.50; la biglietteria chiude alle 18.05
Chiuso il lunedì
Info e prenotazioni: Firenze Musei 055.294883
www.unannoadarte.it