Sequestrate 30.000 bottiglie di falso vino Brunello di Montalcino e Chianti
FIRENZE – Era venduto come vino Brunello di Montalcino, Chianti e altri docg, ma in realtà era falso e di scarsa qualità. Oltre 30.000 bottiglie sono state sequestrate stamani 29 maggio dai Carabinieri del reparto operativo di Siena. L’operazione, ancora in corso in Toscana e in altre regioni del centro-nord riguarda una vasta frode agroalimentare nella vendita all’ingrosso e al dettaglio. Sequestrati anche ettolitri di vino sfuso pronto per essere piazzato sui mercati internazionali a prezzi 10 volte superiore e falsi documenti di certificazione di qualità.
Il falso vino, acquistato nella zona di Montalcino, veniva poi trasportato nella zona di Grosseto e Massa Marittima per l’imbottigliamento dove una tipografia provvedeva alla stampa delle etichette falsificate.
Decine le perquisizioni condotte con l’ausilio del Nas di Firenze, dei comandi territoriali dell’Arma e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi nel settore agroalimentare per la Toscana e l’Umbria.
Le verifiche dei carabinieri hanno riguardato cantine, centri d’imbottigliamento, supermercati ed enoteche in Toscana, Umbria, Liguria e Lazio. Il vino sequestrato, dopo essere stato imbottigliato veniva etichettato con false fascette con i sigilli di Stato e quindi commercializzato in Italia ed all’estero ad un prezzo dieci volte superiore al suo reale valore, con un danno al settore vitivinicolo italiano calcolato in centinaia di migliaia di euro. Alcune persone risultano indagate, ma allo stato non vi è alcun coinvolgimento da parte dei produttori di Brunello e delle aziende di Montalcino che, anzi, potrebbero essere parte lesa.