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Nazionale, Rossi-Immobile tandem d’attacco con l’Irlanda. Prandelli lancia Pepito. Le formazioni

Pepito Rossi in allenamento a Coverciano insieme ad Antonio Cassano
Pepito Rossi in allenamento a Coverciano insieme ad Antonio Cassano

FIRENZE – La partenza per il Brasile dipenderà solo dai suoi piedi e dalla condizione fisica. Pepito Rossi giocherà fin dall’inizio domani, a Londra contro l’Irlanda. In tandem con Ciro Immobile, capocannoniere del campionato, appena trasferito dal Torino al Borussia Dortmund. Prandelli è stato chiaro: Pepito non ha problemi , nel senso che non è un giocatore a rischio. Nel senso, come ha specificato bene Cesare Prandelli, non ha punti deboli che lo potrebbero esporre all’intervento assassino di un eventuale difensore killer.

Prandelli è ammirato dalla volontà e dai progressi di Rossi. Ha detto: “Ha giocato un’ora nell’ultima partita di campionato, Fiorentina-Torino, e in questi dieci giorni, qui a Coverciano, si è impegnato moltissimo, sempre il primo a scendere in campo e l’ultimo a uscire”.

Morale? L’impressione del cronista è che se il ct dovesse decidere oggi, al 70-80% lo inserirebbe nell’elenco ei 23. Ma in mezzo c’è questa partita con gli irlandesi che, a quanto pare, onoreranno l’impegno ma non sembrano perdere il sonno per questa partita. Un esempio? Domani si sposa Wilson dello Stoke City e al suo matrimonio, come testimoni, andranno alcuni titolari della nazionale verde, che naturalmente diserteranno il match con l’Italia. Ma questo è un dettaglio. Nel senso che i difensori irlandesi non faranno complimenti e costituiranno un banco di prova consistente per Pepito e compagni. Ovvio che il risultato non conta. Anche perché, storicamente, quando gli azzurri hanno vinto l’ultima partita amichevole prima del Mondiale, poi non sono andati benissimo. Un lontanissimo ricordo ci riporta al 1966, quando l’Italia di Edmondo Fabbri passeggiò con il Messico a Firenze (5-0) ma poi, al Mondiale d’Inghilterra, venne eliminata dalla Corea del Nord con il gol del dentista Pak Do Ik.

Consapevole che la partita di svolgerà sotto gli occhi di Roy Hogdson, ct dell’Inghilterra, ossia la prima avversaria dell’Italia in Brasile, nella torrida Manaus, Prandelli lascerà fuori i titolari sicuri: Buffon, Chiellini, Pirlo, Balotelli. La formazione prevede un 4-3-1-2. Con Sirigu in porta, Darmian, Paletta, De Sciglio e Bonucci indietro; Thiago Motta davanti alla difesa, con ai lati Marchisio e Montolivo; e Verratti dietro alle punte, che appunto saranno Rossi e Immobile. E’ possibile che nel secondo tempo vengano schierate due punte diverse, ossia Cassano e Destro, anche loro sotto osservazione.

Il foglietto con i 23 nomi dei prescelti, Prandelli lo renderà noto domenica sera a Coverciano, di ritorno dall’Inghilterra. Sarà il rien ne va plus. Poi sarà Brasile. Sarà Mondiale 2014. Sarà speranza per l’Italia di giocarsela con buone chance contro spagnoli, brasiliani, tedeschi, uruguaiani. E naturalmente inglesi nel girone eliminatorio.

A domanda precisa di chi scrive, Prandelli ha parlato del suo stipendio, circa un milione e mezzo l’anno. Troppo? Per non scomodare Mourinho (10-15 milioni o più…) di ciamo che molti allenatori italiani veleggiano anche sui 3-5 milioni a stagione. Prandelli ha spiegato: “Nella Fiorentina guadagnavo bene. Poi, quando mi offrirono il contratto in Federazione, firmai in bianco. Per il rinnovo hanno fatto loro, io non ho chiesto nulla. Ma se dobbiamo aprire un dibattito sul tema, sono pronto. E’ vero che una volta c’erano i tecnici federali, con tetto di stipendio (il buon Ferruccio Valcareggi, vicecampione del mondo in Messico ’70 guadagnava un quinto di Helenio Herrera, ndr). Poi sono stati chiamati allenatori sul mercato e i contratti sono cambiati… Ma possiamo sempre parlarne”.

Polemica utile alla vigilia del Mondiale? Diciamo proprio di no. Soprattutto con un uomo come Prandelli, mai attaccato al denaro e sempre pronto a prestare l’immagine, gratuitamente, a favore delle campagne lanciate per aiutare i malati di cancro.

LA PARTITA

Londra, stadio Craven Cottage (Fulham) ore 19,45 inglesi, le 20,45 italiane (diretta RaiUno)

FORMAZIONI

ITALIA (4-3-1-2): Sirigu; Darmian, Paletta, Bonucci, De Sciglio; Marchisio, Thiago Motta, Montolivo; Verratti; Rossi, Immobile. Ct: Cesare Prandelli

IRLANDA (4-2-3-1): Forde: Coleman, O’Shea, Clarke, War; Green, Meyler; Mc Geady, Houliman, Mc Lean; Doyle. Ct: Martin O’Neill


Sandro Bennucci

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