Firenze, in Duomo torna lo spettacolo del sole attraverso lo gnomone
FIRENZE – Fino dall’antichità l’uomo ha sempre trovato un modo per misurare il tempo attraverso l’osservazione del cielo e i cambiamenti delle stagioni. L’inclinazione della terra rispetto al sole permette, se adeguadamente “sfruttata”, con l’utilizzo di gnomoni, di misurare il trascorrere delle ore attraverso l’osservazione dell’ombra e dei suoi movimenti e trasformazioni. Anche a Firenze, in Duomo, sarà possibile osservare lo spettacolo che produce il sole con l’utilizzo dello gnomone posto al suo interno. Lo gnomone serve infatti per misurare la posizione del sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare.
I raggi del sole che passeranno attraverso la Cupola del Brunelleschi formeranno l’immagine del disco solare che si sovrapporrà perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo stesso. Il fenomeno sarà visibile, per il pubblico, nei giorni 6, 13, 21 e 25 giugno, dalle ore 12.30 alle 13.30, nella cappella della Croce, a sinistra dell’altare maggiore. Lo gnomone fu voluto dal matematico, geografo e astronomo Paolo dal Pozzo Toscanelli (Firenze 1397 – 1482) che lo fece installare nel 1475. Fu restaurato nel 1754 dal padre gesuita Leonardo Ximenes. Lo gnomone, alto 90 metri, è da considerarsi il più grande al mondo.
Nel Duomo di Firenze il foro gnomonico è stato realizzato con una tavoletta di bronzo, la cosiddetta a bronzina, recante un’apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento. L’altezza dello gnomone è tale che i raggi del Sole che passano per il foro colpiscono il pavimento della chiesa in un periodo che va dalla fine di maggio alla fine di luglio e solo per pochi minuti, prima e dopo mezzogiorno. In questo periodo l’immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell’Altare maggiore, dove si trovano una linea meridiana graduata e due marmi circolari, uno dentro l’altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell’immagine solare al solstizio d’estate.
L’evento è promosso dall’Opera di Santa Maria del Fiore con il coordinamento scientifico del Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia, del Museo ed Istituto di Storia della Scienza e del Dipartimento di Astronomia e Scienza dell’Università degli Studi di Firenze.
Opera Santa Maria del Fiore
L’iniziativa si svolgerà anche in caso di cielo coperto.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Accesso dalla porta dei Canonici (davanti a via della Canonica).
E’ consigliata la prenotazione telefonando al 055 2302885.
www.operaduomo.firenze.it