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L'autodromo del Mugello ospiterà il 30 maggio il campionato mondiale di motociclismo

Automobilismo, Montezemolo: «Formula 1 al Mugello». E Rossi applaude

Luca Cordero di Montezemolo
Luca Cordero di Montezemolo

FIRENZE – «Il circuito del Mugello deve arrivare un giorno a ospitare, oltre al Motomondiale, anche le gare di automobilistiche di Formula 1». La proposta, o almeno l’auspicio, di Luca Cordero di Montezemolo riscuote subito il massimo consenso all’assemblea di Confindustria Firenze. Un circuito che merita di più, secondo il presidente della Ferrari, ma che non può farcela da solo senza un adeguato sostegno anche da parte pubblica. Ci sarebbe bisogno ad esempio – dice Montezemolo – di «qualche infrastruttura in più e qualche dibattito in meno».

Subito è arrivata la risposta del governatore della Toscana Enrico Rossi. «Ringrazio per l’assist – dice in una nota – e per quanto riguarda l’obiettivo di portare la Formula 1 all’autodromo del Mugello, dichiaro la mia piena disponibilità a costituire un gruppo di lavoro che predisponga rapidamente un progetto di miglioramento della viabilità locale. Questo è un passaggio preliminare decisivo perché, come ho anche potuto verificare di persona in occasione della recente gara di moto GP, la viabilità attuale non è in grado di sostenere grandi eventi». «L’arrivo della Formula 1 in Toscana rappresenterebbe una svolta straordinaria sotto ogni aspetto: sportivo, tecnologico – alla luce delle collaborazioni già esistenti tra Ferrari stessa ed alcune Università e PMI toscane – economico, ed anche per arricchire l’immagine della regione. Un’opportunità che il circuito del Mugello, così ben gestito, merita ampiamente. Noi siamo pronti a fare la nostra parte».

Dalle parole del presidente Montezemolo – ha commentato a FirenzePost Simone Bettini presidente di Confindustria Firenze e «mugellano» doc – si è vista la sua passione e la volontà di far si che l’autodromo, che peraltro è già pronto per poter ricevere anche eventi di questo tipo, possa raggiungere questo obiettivo. Visto però il costo che questi eventi incidono per l’ente organizzatore, va detto che una società come quella dell’Autodromo del Mugello non può sostenere da sé questo investimento. Bisogna che sia invece percepito come un investimento del territorio. E allora serve che il territorio metta insieme un progetto per far si che si possa arrivare ad avere un importante evento come questo». Date? «Non mi sembra di aver capito previsioni di date – dice Bettini – ma ora vedremo con la regione e con i sindaci, se la volontà di questa importante infrastruttura di integrarsi sempre più sul territorio potrà avere successo. Vediamo se già nei prossimi mesi si potrà ottenere qualche risultato».

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