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Luca Cordero di Montezemolo durante il suo intervento all'assemblea di Confindustria Firenze

Montezemolo, proposta shock: «Voglio sfidare Trenitalia anche sui treni regionali»

Luca Cordero di Montezemolo durante il suo intervento all'assemblea di Confindustria Firenze
Luca Cordero di Montezemolo durante il suo intervento all’assemblea di Confindustria Firenze

FIRENZE – Le regioni dovrebbero aprire al mercato il trasporto ferroviario locale, facendo «gare vere» aperte a tutti. È stato questo uno dei passaggi più applauditi di Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e fondatore di Ntv, all’assemblea di Confindustria Firenze stamani guidata dal presidente Simone Bettini al suo ultimo anno di mandato. «La competizione porta migliori servizi e nuovo lavoro per tanti – dice Montezemolo – guardate nell’Alta velocità cosa ha portato, mentre prima tutto era delle Ferrovie dello Stato. Solo la vera concorrenza può venire incontro alle esigenze dei viaggiatori. Anche la Toscana dovrebbe aprire a gare vere per i trasporti».

Così il padre del super rapido «Italo» sceglie proprio Firenze per lanciare la sfida ai governatori italiani (e al toscano Enrico Rossi in particolare, che poco prima lo ha preceduto sullo stesso palco) su un tema che sta a cuore a milioni di viaggiatori che ogni giorno affrontano disagi e ritardi per poter raggiungere il proprio posto di lavoro. Come dire: «Noi siamo pronti, ora tocca a voi decidere».

Dario Nardella, Enrico Rossi e Simone Bettini
Dario Nardella, Enrico Rossi e Simone Bettini

La risposta del governatore della Toscana Enrico Rossi non si fa tardare. «La Regione Toscana sarebbe ben lieta di indire da subito una gara aperta – scrive il governatore in una nota – ma la mancanza di direttive da parte dell’Authority ai trasporti ed un quadro legislativo nazionale carente in tal senso, rende impossibile procedere a breve. Il rischio riguarda infatti la disponibilità di materiale rotabile, officine e depositi, oggi tutti di proprietà di Trenitalia». «Saremo quindi costretti a prorogare l’attuale servizio di Trenitalia – spiega Rossi – pur sulla base di un nuovo contratto, usando il tempo che intercorre da ora alle future modifiche legislative per preparare una successiva gara aperta al mercato europeo».

Riccardo Nencini, vice ministro alle Infrastrutture, lancia tre messaggi. Entro fine anno andrà a gara il progetto definitivo per la realizzazione della Fano-Grosseto. Entro la prossima settimana il governo delibererà in merito all’autostrada tirrenica, che ha il suo principale nodo sulla variante di Orbetello. Sugli aeroporti toscani infine non ci deve essere nessuna rivalità campanilistica, sostiene Nencini: i derby vanno lasciati solo ai tifo calcistico di Fiorentina e Juventus. «Con la holding Firenze-Pisa abbiamo un’occasione unica per valorizzare il territorio regionale. Lasciarla perdere sarebbe da ‘bischeri’» dice tra gli applausi.

Dario Nardella, alla sua prima uscita ufficiale da sindaco di Firenze, auspica la massima semplificazione pubblica. Tra queste un’unica società che gestisca i grandi eventi di Firenze, accorpando tutte le competenze di numerosi enti e società in tema di turismo, moda, fiere, congressi. Come pure un’unica società che possa gestire a Firenze strade, viabilità e parcheggi. E citando l’industriale Paolo Targetti ricorda: «Firenze deve levarsi le pantofole».

Simone Bettini apre i lavori a inizio mattinata. Parla a braccio come sua abitudine. «A Firenze un giovane su cinque sotto i 29 anni non ha lavoro» dice preoccupato. «Senza una crescita sostenuta non ci sarà lavoro. Firenze deve poter puntare su innovazione, talenti, competenze. Ci sono ma vanno sostenuti e incoraggiati». Da qui il motivo guida dell’assemblea: «ri-costruiamo», dove ricostruire «vuol dire operare insieme – dice Bettini – senza solisti e dicendo basta, una volta per tutte, alle polemiche sul passato. Firenze conti su di noi, ma noi abbiamo bisogno di contare su Firenze».

La Fanfara dei Carabinieri ha aperto l'assemblea di Confindustria Firenze
La Fanfara dei Carabinieri ha aperto l’assemblea di Confindustria Firenze

Al termine della mattinata lo stesso Bettini – avvicinato da FirenzePost sul momento politico – chiarisce anche che «questo grande consenso che il Pd ha avuto mette nel loro zaino una quantità di responsabilità, che questo zaino non è forse neppure in grado di contenere da quanto sono tante. Sono loro i primi a sentire questa responsabilità e il dovere di dover rispondere a chi ha dato loro questa grande fiducia. Non hanno più alibi».

L’incontro con le centinaia di associati e ospiti si è aperto con il saluto musicale della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, che eseguono l’inno dell’Arma (la «Fedelissima») e l’inno d’Italia tra gli applausi del pubblico e il ringraziamento di Bettini che aggiunge: «C’è un clima ostile verso le Forze Armate che non ci piace». Per poi precisare: «C’è una nuova ondata di scandali che sta investendo l’Italia con un danno enorme anche di immagine. Confindustria risponda velocemente: meglio qualche iscritto in meno ma è indispensabile il rispetto delle regole».


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Sandro Addario

Giornalista

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