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Storia di Ugo, il ragazzo che ci ricorda la Grande Guerra

Firenze, 12 giugno 2014 – Una storia struggente e appassionante, un
racconto della Grande Guerra vista con gli occhi di un giovane come
tanti altri, un viaggio per trincee e campi di battaglia
dall’Appennino al Monte Grappa. "Nel libro, figlio, tu vivrai" (pp.
208, euro 16), scritto da Paolo Ciampi con la collaborazione di Tania
Maffei, è una storia e allo stesso tempo un album di fotografie
d’epoca che ricostruiscono il mosaico di un’esistenza. Il volume,
edito da Sarnus, esce in libreria nel centesimo anniversario
dell’attentato di Sarajevo che diede inizio alla prima guerra
mondiale.
Ugo Marcangeli fu uno dei tanti giovani che all’inizio del 1918, a
soli diciotto anni, andò al fronte. Purtroppo il 2 luglio dello stesso
anno, quasi al termine della guerra, morì sui Colli alti del Grappa
ucciso da una pallottola nemica. Il padre Domenico, nel tentativo di
dare un senso a quella morte, trascorse molti anni a raccogliere
materiale sul figlio, e per commemorarlo realizzò un libro in cui ne
ricostruì la vita attraverso documenti, lettere, articoli di giornale
e moltissime foto, in una lunga e dettagliata carrellata che va dal
1901 al 1918. Paolo Ciampi, giornalista e scrittore toscano da sempre
attento a uomini e donne travolti dagli eventi della storia, indaga
sulla vita e sul mistero di quel ragazzo del 1899, inseguendo le
ricerche svolte da Tania Maffei, erede del ricordo di Ugo e di quel
libro così speciale, che in autunno sarà esposto al MART di Rovereto
in occasione del centenario della Grande Guerra. I due ci consegnano
un affresco storico di grande impatto dove sembrano incontrarsi
diverse anime: c’è uno scrittore di oggi che ridà voce al dolore e
all’affetto di un padre, che a sua volta racconta il figlio come per
riportarlo in vita.
A Ugo Marcangeli bastarono pochi giorni in trincea per capire cos’è
davvero la guerra, una guerra che lo portò via all’affetto dei
familiari. Forse la sua storia aiuterà anche noi a comprendere un
evento che ogni giorno ci sembra più lontano ma che cambiò il mondo in
maniera indelebile.

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