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Bella Italia: battuta l’Inghilterra (2-1) con gol di Marchisio e Balotelli nel forno di Manaus. Le pagelle

Esultanza azzurra dopo il primo gol segnato da Marchisio
Marchisio festeggiato da De Rossi dopo il primo gol azzurro all’Inghilterra

MANAUS – Evvai Italia! Prima Marchisio con una sciabolata da fuori area, poi Balotelli di testa, servito magistralmente da Candreva, il migliore in campo, trovano i gol capaci di stendere l’Inghilterra e proiettare la squadra di Prandelli, tutta gioco e fantasia, al primo posto del girone. Insieme al sorprendente Costarica che qualche ora prima ha saputo stendere nientemeno che l’Uruguay di Cavani. Bell’Italia. E non è uno spot. Nel forno di Manaus, dopo tanti brutti pareggi in amichevole, è arrivata una vittoria davvero convincente, piena di tutto. Anche di carattere e di tanta volontà, tanto sacrificio. Ottenuta su un avversario atleticamente in forma, rapido e scattante ma incapace, per nostra fortuna, di tradurre in giocate magiche l’enorme potenziale. Bravo Pirlo, maestro concertatore e direttore d’orchestra, ma eccellenti i giocatori giovani, a cominciare da Marco Candreva. Guarda caso protagonista nelle azioni dei due gol azzurri. Prima battendo il calcio d’angolo che ha messo Pirlo in condizione di fare velo per la sciabolata di Marchisio, e successivamente nella pennellata magica in area, confezionata si misura per la testa di Balotelli. Ma complimenti anche a Darmian, alla seconda apparizione in azzurro. E’ il terzinone della provvidenza, pescato all’ultimo minuto dal ct. Ricorda, speriamo sia davvero così, il Bergomi del 1982, allora diciottenne, ma pronto a diventare campione del mondo agli ordini di Enzo Bearzot, e il Grosso del 2006, anche lui trovato in extremis da Marcello Lippi e trasformato, sul serio, in uomo della provvidenza.

La soddisfazione di Balotelli dopo il gol decisivo
La soddisfazione di Balotelli dopo il gol decisivo

SOFFERENZA – Molta sofferenza, invece, in difesa. Bravo Sirigu a mettere i guanti di Buffon, a parte uno svarione iniziale che poteva costare caro se Rooney fosse stato più pronto. In affanno ma comunque apprezzabile Chiellini, tornato al suo antico ruolo di terzino di fascia, mentre è rimasto al di sotto della sufficienza Paletta, del resto insicuro anche contro l’Irlanda. L’augurio? Che torni De Sciglio, già contro il Costarica. Benino Marchisio e anche Verratti, un po’ al di sotto delle aspettatiove, poi sostituito da un più efficace Thiao Motta, efficiente nel tenere palla e fare barriera accanto a Pirlo nel finale di partita. Quando gli inglesi hanno tentato il pressing ma si sono trovati con il …. serbatoio vuoto. Energie finite. E’ nel complesso discreta, la squadra di Hdgson, solo lontana parente di quell’Inghilterra presuntuosa di Matthews e Bobby Charlton, capace di correre sulle fasce per crossare al centro. Ma difettano ancora, i leoni inglesi, di fantasia e inventiva. Rooney e Gerrard sono bravi ma vecchiotti, alla lunga cedono. E i ragazzi di talento, Sturridge e Sterling, per fortuna dell’Italia, non hanno ancora l’astuzia per far male a una squadra istruita e guidata da vetrani sempreverdi come Pirlo e De Rossi. E allora? Tre punti in classifica. Italia in festa. Il Mondiale 2014 è cominciato bene. Ora non si può sbagliare contro il Costarica.

TWITTER – Forza Azzurri. Dall’Italia, prima del calcio d’inizio, arrivano migliaia di risposte al tweet di Balotelli che chiede di superare le rivalità e le barriere del campionato. Il Bel Paese mette da parte le polemiche e si schiera, unito, a fianco dei nostri ragazzi. Dagli Usa arriva anche il messaggio del grande escluso, Pepito Rossi: «Dai Italia». E anche qui siamo come a casa: i brasiliani hanno scelto gli azzurri, soprattutto le ragazze innamorate di Mario Balotelli. In porta Sirigu al posto di Buffon infortunato a una caviglia proprio nell’ultimo allenamento. In campo giovanotti emozionati ma convinti come Candreva e Darmian, alla seconda apparizione in nazionale dopo l’amichevole, da lui ottimamente giocata, contro l’Irlanda. Il campo del nuovo stadio Amazonia di Manaus, bagnato da poco, sembra meno peggio di come ce lo avevano disegnato. Passata anche la preoccupazione per l’allarme autobomba vicino allo stadio. L’ avvio del gioco cancella tutte le considerazioni preliminari. Sterling, nemmeno vent’anni, mette subito i brividi all’ Italia (3’), prima con un tiro vicino all’incrocio dei pali che finisce fuori per qualche millimetro. Che paura! Poi è Sirigu (5’) a sventare il pericolo con una vera e propria paratona. Fortunatamente gli azzurri si scuotono e allentano la morsa inglese: Pirlo palleggia nell’area avversaria e Jonson tocca il pallone con un braccio. Rigore? In teoria sì, Pirlo protesta. L’arbitro, l’olandese Kuipers, fa cenno che il braccio di Jonson era aderente al corpo. Poco dopo è Chiellini che sbaglia un rinvio e swerve Welbeck che manda a lato di poco. Altro brivido! Il problema è che quando gli inglesi ripartono, la difesa azzurra traballa. Sterling e Sturridge fanno paura, soprattutto nell’uno contro uno.

MARCHISIO -L’Italia cerca di tenere palla per evitare di rincorrere i cavalloni in maglia bianca. Così, in un

La disperazione di Roy Hodgson ct dell'Inghilterra che aveva cominciato a prepèarare questa partita subito dopo Natale
La disperazione di Roy Hodgson ct dell’Inghilterra che aveva cominciato a preparare questa partita subito dopo Natale

alleggerimento, Candreva mette in difficoltà il lungo portiere Hart che non blocca un tiro apparentemente facile. Più carica di rabbia la conclusione di Balotelli (22’) seguita da un paio di serissimi pericoli provocati anche da indecisioni a ripetizione di Paletta. Prima slva Barzagli deviando in angolo. Un attimo dopo è lo Stellone italico che fa arrivare Rooney in ritardo su indecisione di Sirigu. Si soffre. Ma si resiste. E si riparte. Fino a confezionare un capolavoro: angolo di Candreva, pallone per Pirlo che con la coda dell’occhio vede Marchisio che sta arrivando. Velo di Pirlo, Marchisio arriva che la sbatte dentro. Italia in vantaggio (35’), ma dura poco. Troppo poco. Rooney scende subito a sinistra, Paletta resta troppo indietro e Sturridge si fionda sul pallone battendo Sirigu. Oh no: uno a uno. Le squadre boccheggiano nell’afa, si aspetta il riposo visto che non c’è stato ancora il time out di ristoro. Due minuti di recupero. Però, quando sembra che sia l’Italia ad aspettare a gloria il fischio dell’arbitro per guadagnare gli spogliatoi, ecco due occasionissime. La prima con Balotelli che attira Hurt fuori porta e l’avrebbe battuto con un delizioso pallonetto deviato proprio sulla linea da Jagieka. Finito? Non ancora: c’è tempo per Candreva per colpire il palo. Ahi, ahi.

BALOTELLI – Bisogna ripartire da qui. Invece è nuova sofferenza. Sirigu deve distendersi per respingere una staffilata da fuori di Sturridge. Ma ancora una volta nel momento di maggior affanno, riparte Candreva, grande azione, brucia Cahill e la mette vicino al palo sinistro della porta di Hurt dove c’è Balotelli: colpo di testa perfetto (5’) e gol. Grande Mario. E bravissimo Candreva. La reazione inglese è un tiraccio di Rooney che sfiora il palo alla destra di Sirigu. Prandelli toglie uno spompatissimo Verratti per metter dentro Thiago Motta. Ora sono l’intelligenza tattica e il palleggio dell’Italia contro lo scatto e la velocità dell’Inghilterra. Che però rinuncia a uno dei suoi scattisti: Hodgson fa uscire Welbeck per Barkley. De Rossi mette un bel pallone per Darmian in area: murato. Capovolgimento di fronte e Sirigu deve respingere in tuffo su Barkley. L’Italia è stanca, Candreva e Marchisio sbagliano banalmente facili appoggi. Ma Prandelli cambia davanti: via Balotelli, che esce salutando i compag ni uno per uno a mò d’incoraggiamento e rispondendo all’applauso del pubblico. In campo Immobile. Ciro si piazza lassù in attesa di palloni, per tentare la profondità. Mentre Balotelli tornava fino a metà campo, a dare una mano.

SIRIGU – Intanto, dopo un fallo di Chiellini su Sturridge, Baines batte una bella punizione che salta di nuovo Sirigu: grande respinta. Quindi Prandelli fa cenno che basta pr Marco Candreva, forse il migliore in campo. Al suo posto Parolo. Ma se ne va anche Sturridge per un altro ragazzo: Lallana. Gli inglesi spingono, gli azzurri tengono bene e potrebbero ripartire facendo del male ma Immobile viene pescato sistematicamente in fuorigioco. Meglio, molto meglio di lui Balotelli. Sarebbe finita, ma Kuipers è di manica larga: cinque minuti di recupero. Troppi. Sembra una ciambella di salvataggio per l’Inghilterra, però l’Italia sa tenere palla. Sterling stende Parolo. Punizione diretta: traversa di Pirlo con un tiro a spiovere. Sarebbe stato il match point. Ma non ce n’è bisogno. Gli inglesi di Hodgson non ne hanno più, la fantasia e il gioco hanno avuto la meglio sulla rapidità e la fisicità. Ora Italia e Costarica si giocheranno il primo posto nel girone. Chi l’avrebbe detto! Inghilterra e Uruguay sono già alla partita della disperazione. Evvai Italia!

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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