Calcio storico, ufficiale: annullata la finale del 24 giugno. Nardella: «Ora bisogna rifondare»
FIRENZE – Non si giocherà la prevista finale del Calcio storico fra Bianchi e Rossi martedì 24, giorno di San Giovanni, patrono di Firenze. A partire da lunedì prossimo 23 giugno i biglietti venduti per la finale – già esauriti e in gran parte venduti ai tifosi dei Bianchi di Santo Spirito – saranno rimborsati. Termina così, nel modo più inglorioso, l’edizione 2014 della tradizionale manifestazione fiorentina, la prima del quinquennio della giunta comunale guidata dal sindaco Dario Nardella. Lo ha stabilito ufficialmente il primo cittadino dopo un incontro con il prefetto Luigi Varratta.
Nel primo pomeriggio di oggi 20 giugno, come aveva preannunciato, Nardella ha reso pubblica una decisione già trapelata da fonti dell’ambiente del Calcio storico: l’annullamento della finale e quindi dell’edizione di questo torneo. Che il sindaco vorrebbe fosse ricordata in futuro come l’edizione dell’anno zero. Quello dopo il quale si ricomincia. Si riparte. Si «rifonda» – è la parola chiave di Nardella – una storica manifestazione che ha cinquecento anni di vita.
«Mi scuso con i fiorentini – dichiara Nardella nella nota di Palazzo Vecchio con la quale annuncia la sua decisione – ma, mio malgrado, devo prendere una decisione che non avrei voluto: la finale del Calcio storico in programma per martedì non si disputerà. Il Torneo di quest’anno è chiaramente compromesso da gravissime irregolarità. Le tensioni altissime di questi giorni hanno fatto mancare quel clima indispensabile di festa e correttezza nel quale è giusto che il Calcio storico, la tradizione popolare più amata dai fiorentini, debba svolgersi».
Sia la prima che la seconda partita (disputate sabato 14 giugno e domenica 15) si sono contraddistinte per pesanti irregolarità che hanno portato a tre esposti collegati a una partita vinta a tavolino (quella di domenica fra Verdi e Rossi, quando un calciante verde si è rifiutato di uscire dopo essere stato espulso, lamentando un ingiusto trattamento) e a una partita (quella di sabato fra Azzurri e Bianchi) a rischio annullamento (a causa della mancata uscita dal campo di un giocatore dei Bianchi espulso dagli arbitri, in un primo momento uscito, ma poi rientrato in campo).
«Sono profondamente deluso, come sindaco e come fiorentino, per il modo con cui si è svolto finora il torneo – ha continuato Nardella -. Qualunque ipotesi di sua continuazione non farebbe che aggravare una situazione già insostenibile. Ringrazio il prefetto e le forze dell’ordine per la collaborazione dimostrata e gli uffici del Comune per l’impegno profuso nel realizzare la manifestazione». «Compito del Comune e della città – ha concluso il sindaco – è ora quello di rifondare il Calcio storico con nuove regole per recuperare lo spirito autentico di una manifestazione che parla ai fiorentini e a tutto il mondo».
L’annullamento della finale del 24 giugno ha diviso i fiorentini. In molti hanno commentato la decisione sul profilo Facebook del sindaco, spaccati fra chi ha sottolineato che quella di Nardella è stata una scelta e chi lo ha contestato, anche pesantemente, perché «non si annulla la finale».