Mondiali 2014, Buffon sprona l’Italia che può contare sul tifo brasiliano. Nell’Uruguay un baby su Balotelli
NATAL – La notizia negativa? Che qui a Natal fa un gran caldo, con altissimo tasso di umidità. Un clima assai più favorevole agli uruguaiani che agli azzurri. Quella positiva? Che i brasiliani tiferanno Italia, con tutto il cuore. Sperano che la Celeste perda e torni a casa, per vendicare il ricordo dei Mondiali 1950, quando Ghiggia e Schiaffino gelarono il Maracanà, e un intero Paese, segnando i gol decisivi che laurearono l’Uruguay campione del mondo a spese del Brasile che aveva già preparato una festa che sarebbe dovuta durare mesi.
NOVITA’ – Al di là di tutto questo, Cesare Prandelli sta mettendo insieme una nazionale con tante novità: De Sciglio dovrebbe finalmente debuttare. De Rossi resterà certamente fuori. Si parla di difesa a tre e centrocampo foltissimo, anche per fare filtro ed evitare che arrivino assist per la coppia del gol uruguagia, formata da Edinson Cavani e Luis Suarez. L’allenatore sudamericano, Tabarez, rispetta l’Italia ma si dichiara molto fiducioso di vincere e passare il turno, rimandando l’amico Prandelli e i suoi subito a casa.
BUFFON – A dare una scossa al club Italia ci pensa però Gigi Buffon. Che in conferenza stampa attacca: «Cuore caldo e testa fredda per andare avanti». Sembra uno slogan di marketing sportivo, ma il portierone, gran motivatore azzurro, è convinto che sarà evitato il fallimento, cioè l’eliminazione al primo turno. Usa proprio questo termine, fallimento, Buffon, che pure ne ha viste tante nelle dieci competizioni in tutto alle quali ha partecipato con la maglia azzurra: «fallimento», con indecifrabili conseguenze persino per gestione politica e tecnica azzurra.
BONOLIS – «Sarebbe una delusione personale e di gruppo, e certo non potremmo essere annoverati tra le grandi nazionali italiane di sempre. Nessuno si potrebbe nascondere la realtà. Ma noi non dobbiamo perdere l’autostima e la fiducia», aggiunge sotto gli occhi di Paolo Bonolis e figlio in conferenza stampa. Un’intrusione, quella del conduttore televisivo, che ha provocato qualche imbarazzo, e qualche polemica, nel clan azzurro. Si escludono i giornalisti, ai quali è vietato anche osservare l’allenamento, ma si permette di restare a lui. Perché? Ancora Buffon: «Contro l’Uruguay giocheremo una partita che è come un sedicesimo di finale, con due risultati su tre: non è poi così male come sembra. È il riverbero della sconfitta con il Costa Rica, che fa sembrare la situazione pesante». Fa anche il gioco delle coppie, Buffon: «Cavani-Suarez sono fortissimi anche spacchettati, Balotelli-Immobile sarebbe una coppia nuova, con i rischi e i benefici del caso». E chiude com se fosse Napolitano, con l’appello alla nazione: «Sono certo, a queste critiche legittime ma non del tutto equilibrate, grazie anche al nostro attaccamento alla maglia risponderemo con una grande gara contro l’Uruguay».
LUGANO – Se all’Italia mancherà De Rossi, l’Uruguay dovrà fare a meno di Lugano, difensore e capitano di lungo corso. Al suo posto un ragazzino di 19 anni dell’Atletico Madrid: Gimenez. Che bloccò Falcao in una partita con la Colombia anche intrattenendolo sul tipo di macchina che possiede… Balotelli dovrà stare zitto. Cercando solo di giocare e segnare.