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Cerimonia nel cortile della caserma Fontanelli a Firenze

Guardia di Finanza: 348 evasori totali scoperti in Toscana in 5 mesi

Cerimonia nel cortile della caserma Fontanelli a Firenze
Cerimonia nel cortile della caserma Fontanelli a Firenze

FIRENZE – Sono 348 gli evasori totali scoperti dalla Guardia di Finanza nei primi cinque mesi del 2014 in Toscana. Quasi la metà di questi hanno già versato nelle casse dell’Erario le imposte evase, per un imponibile di oltre 14 milioni di euro. Denunciate 276 persone di cui 6 arrestate. Sono questi alcuni dati forniti in occasione del 240° anniversario della fondazione del Corpo, che è stato ricordato oggi 23 giugno a Firenze, presso la sede del Comando Interregionale per l’Italia centro-settentrionale.

Nello stesso periodo del 2014 sono state 157 le persone ritenute responsabili di danno erariale, per un ammontare complessivo di 38 milioni di euro, segnalate alla procura regionale della Corte dei Conti. Scoperti 189 cosiddetti «finti poveri» che usufruivano di agevolazioni e sussidi senza averne diritto.

Generale Michele Adinolfi
Generale Michele Adinolfi

La cerimonia di oggi si è svolta «a porte chiuse» all’interno della caserma Fontanelli, ormai una consuetudine da quando sono state eliminate – su decisione del governo Letta – tutte le celebrazioni pubbliche degli anniversari delle forze armate e dei corpi di polizia. Il generale di corpo d’armata Michele Adinolfi, comandante interregionale, si è incontrato con ufficiali e sottufficiali del proprio comando. Un’occasione anche per la consegna di alcuni riconoscimenti ai finanzieri che si sono maggiormente distinti in attività di servizio.

Ecco i nomi e le motivazioni:

Colonnello Luca Cervi: «Ufficiale Comandante di un Nucleo di Polizia Tributaria coordinava una complessa ed articolata indagine finalizzata al contrasto delle infiltrazioni criminali nel sistema economico e finanziario nei confronti di una ramificata associazione a delinquere. L’attività di servizio, condotta nei confronti di un’organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetista, consentiva di trarre in arresto n. 5 persone per violazione dell’art. 12 quinquies D.L. 306/92, l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, pervenendo così alla confisca di 7 società, 29 immobili, 10 autovetture, 1 cassette di sicurezza, 140 tra rapporti finanziari ed assicurativi e n. 2 strutture per l’assistenza e l’accoglienza socio-sanitaria di disabili, per un valore complessivo di oltre 43,8 milioni di euro». Pistoia, Catanzaro, Reggio Calabria e territorio nazionale, ottobre 2010 – settembre 2013.

Tenente colonnello Pasquale Sisto e maresciallo capo Maurizio Catalano:«Ufficiale ed ispettore in forza ad un Gruppo, conducevano complesse indagini in materia di fiscalità internazionale. L’operazione si concludeva con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 4 soggetti per reati tributari caratterizzati dalla transnazionalità, omessa e infedele dichiarazione, occultamento delle scritture contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e con la constatazione di elementi positivi di reddito sottratti a tassazione per euro 26.184.925, ai fini IRAP per euro 17.855.383 nonché con il sequestro preventivo, per equivalente, di beni mobili e immobili per euro 15.000.000». Firenze, luglio 2012 – giugno 2013

Colonnello Antonino Raimondo: «Ufficiale Comandante del G.I.C.O. di un Nucleo di Polizia Tributaria, dirigeva una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria nei confronti di un sodalizio criminale transnazionale di matrice islamica, dedito alla commissione di delitti finanziari nonché’ al riciclaggio di proventi illeciti derivanti da reati di varia natura, tra cui la gestione e l’organizzazione di flussi migratori clandestini tra Italia, Regno Unito, Danimarca, Norvegia e Somalia. Le investigazioni permettevano di dare esecuzione a 55 misure di custodia cautelare in carcere, denunciare ulteriori 23 persone per aver agevolato le attività illecite dell’organizzazione, sottoponendo a sequestro nr. 4 agenzie di money transfer e n. 3 server del regno unito in uso agli intermediari finanziari». Territorio nazionale e Regno Unito, giugno 2011 – settembre 2013.

Maresciallo capo Francesco Capineri e maresciallo capo Roberto Passoni:«Ispettore in forza al G.I.C.O. di un Nucleo di Polizia Tributaria, eseguiva una complessa ed articolata indagine di polizia giudiziaria nei confronti di un sodalizio criminale transnazionale di matrice islamica, dedito alla commissione di delitti finanziari nonché’ al riciclaggio di proventi illeciti derivanti da reati di varia natura, tra cui la gestione e l’organizzazione di flussi migratori clandestini tra Italia, Regno Unito, Danimarca, Norvegia e Somalia. Le investigazioni permettevano di dare esecuzione a 55 misure di custodia cautelare in carcere, denunciare ulteriori 23 persone per aver agevolato le attività illecite dell’organizzazione, sottoponendo a sequestro nr. 4 agenzie di money transfer e n. 3 server del regno unito in uso agli intermediari finanziari».

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