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Arte. Bartolozzi e Tesi: trent’anni di dipinti e sculture a quattro mani

Firenze, 4 luglio 2014 – “Due scultori che, come nella musica, hanno
trovato l’armonia nella realizzazione dell’opera a quattro mani”. Così
il critico Vittorio Sgarbi ha definito Giuseppe Bartolozzi e Clara
Tesi, i coniugi artisti pistoiesi protagonisti, assieme al fotografo
Andrea Bertolucci, della mostra "I nostri padri etruschi" che si
inaugura oggi alle 19.00 presso la Open One Art Gallery di Pietrasanta
(Via Aurelia Sud, km 365,7 - angolo via Marella). L’esposizione di
sculture e fotografie sarà aperta fino al 31 agosto e visitabile dal
venerdì alla domenica con orario 19-23 (nel mese di luglio anche da
lunedì a venerdì con orario 9-12 e 15-18).
Bartolozzi e Tesi sono nati a Pistoia, rispettivamente nel 1941 e nel
1944. Fin da giovanissimi nel mondo dell’arte, muovono i loro primi
passi nella città che li ha visti nascere. Giuseppe espone con i
maestri fiorentini, spesso firmandosi “Giba”, mentre Clara studia e si
diploma all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, dove ha per
maestri Iorio Vivarelli e Vasco Melani. Poi, nel 1971, la scelta di
stare insieme, in principio dedicandosi prevalentemente al disegno e
alla pittura. Nel 1996 iniziano a confrontarsi con la scultura
monumentale, che presto diventerà il loro interesse primario. Dopo la
prima grande esposizione a Pietrasanta nel 2005 (in quell’occasione la
loro "Conchiglia del Faraone" sarà collocata di fronte alla facciata
del Duomo) i due artisti, che spesso lavorano in contemporanea sulla
stessa opera, partecipano a rassegne nazionali ed internazionali. Oggi
vivono e lavorano tra Montignoso (Massa) e Pietrasanta (Lucca), e i
loro lavori figurano in importanti collezioni pubbliche e private.
La loro carriera è ripercorsa nel nuovo volume a cura di Anna Vittoria
Laghi "Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi. L’Opera Monumentale"
(Polistampa, pp. 192, euro 30), vero e proprio catalogo ragionato e
illustrato, testimonianza di un’originale fusione artistica e di vita.
Nel libro le opere dei due artisti pistoiesi sono suddivisi in otto
sezioni tematiche, mettendo a confronto le grandi sculture con
dipinti, disegni e opere scultoree di minori dimensioni.

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