Skip to main content
Il naufragio della Concordia, corridoi divenuti pozzi di morte

Concordia, ok al rigalleggiamento: il relitto sta per lasciare il Giglio

Il governo ha scelto Genova e non Piombino per rottamare la Concordia
Il governo ha scelto Genova e non Piombino per rottamare la Concordia

GROSSETO – Appena terminati i Mondiali di calcio in Brasile (domenica 13 luglio) si parte con la fase finale delle operazioni di recupero della Concordia. Sembrerà un caso, una pura coincidenza, ma forse non lo è: lunedì 14 luglio all’alba cominceranno le operazioni per il rigalleggiamento della nave da crocieranaufragata davanti all’Isola del Giglio la sera del 13 gennaio 2012. Lo ha stabilito l’Osservatorio per il monitoraggio, presieduto dal capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che ha dato il suo via libera sabato 12 luglio.

DUE ANNI E SEI MESI – A due anni e sei mesi esatti dal naufragio, dunque, la Concordia sarà trasportata lontano dal Giglio, destinata al porto di Genova Voltri, dove sarà demolita. Occorreranno fino a 6 giorni, se necessario, per completare il rigalleggiamento, più altri 5 per il viaggio del relitto fino in Liguria. A gestire il tutto saranno i tecnici di Titan-Micoperi, la società che ha il compito di recuperare la nave. La tragedia della Concordia maturò per l’infrangersi dello scafo contro gli scogli e fu dovuta a una manovra di eccessivo avvicinamento alla costa, forse per un «inchino», voluto dal comandante Francesco Schettino, in omaggio al Giglio. Morirono 32 persone, e i resti degli ultimi due dispersi furono recuperati lo scorso autunno, durante le operazioni per riportare in asse la nave. Il comandante Schettino è sotto processo a Grosseto.

DIPENDE DAL METEO – Lunedì 14 l’operazione che sarà avviata è quella del rigalleggiamento: il relitto sarà spostato progressivamente – nel corso di alcuni giorni – a largo della posizione in cui si trova adesso, al fine di far emergere dall’acqua, in superficie, l’intero scafo e verificare la capacità di galleggiamento del relitto, prima del trasbordo in direzione di Genova. Tutto sarà possibile, però, solo a patto che le condizioni metereologiche lo permettano. E la verifica definitiva su questo punto cruciale sarà fatta domenica 13 luglio. Non si prevede al momento un tempo ottimo per lunedì, considerato che il fine settimana sta portando in molte zone della Toscana rovesci e temporali. E tuttavia non è escluso che alle 6 del mattino si possa cominciare tranquillamente l’operazione di rigalleggiamento. In ogni caso sono due i pericoli da temere: il mare grosso e le raffiche di vento oltre i 20 nodi. In entrambi i casi i tecnici non potranno lavorare e tutto dovrà essere sospeso.

L’OK DELL’OSSERVATORIO – «L’Osservatorio di monitoraggio – si legge in una nota diffusa dalla Protezione Civile dopo la riunione di sabato presieduta dal commissario delegato Franco Gabrielli – ha ritenuto valida la documentazione integrativa presentata nei giorni scorsi da Costa Crociere per poter dare il via libera alle operazioni di rigalleggiamento della Concordia». L’autorizzazione sarà formalizzata «nella giornata di domani (13 luglio, ndr.), quando saranno disponibili gli ultimi elementi di dettaglio. Di conseguenza, se le condizioni meteo lo consentiranno, lunedì 14 luglio potranno iniziare le operazioni per il refloating della Concordia».

OPERAZIONE SENZA PRECEDENTI – Il recupero della Concordia è «un’operazione complessa, mai tentata prima nella storia – ha detto Michael Thamm, amministratore delegato di Costa Crociere -. Sappiamo di poter contare sui migliori tecnici al mondo. A loro vogliamo far pervenire un augurio di buon lavoro per il successo di questa grande sfida», ha aggiunto. «Tutto è pronto e i tecnici hanno completato positivamente i test e, se le condizioni marittime e meteo rimarranno favorevoli, le operazioni di rigalleggiamento inizieranno lunedì mattina, come previsto».

RISCHIO AMBIENTALE – Durante l’operazione di rigalleggiamento e soprattutto nel corso del trasbordo fino a Genova della Costa Concordia, c’è il pericolo di sversamenti in mare, in mezzo al Santuario dei Cetacei, fra Toscana e Liguria, di liquami, sostanze tossiche e rifiuti che ancora si trovano all’interno del relitto. Regione Toscana, associazioni ambientaliste e forze politiche e sindacali toscane hanno da tempo paventato il pericolo. Era questa una delle ragioni più importanti per perorare fino all’ultimo momento la causa del porto di Piombino come sede migliore per lo smaltimento della Concordia. Il Governo ha però deciso diversamente, e da parte della stessa società Costa Crociere sui cui ricadono i costi della rottamazione del relitto, così come da parte della Protezione civile, c’è consapevolezza sul rischio ambientale che dovranno correre il mare, le coste e le riserve naturali. Anche per questo motivo la velocità a cui procederà la Concordia nel suo lungo viaggio fino a Genova non sarà superiore ai 2 nodi all’ora.


Domenico Coviello

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741