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Mondiali 2014: Argentina-Germania (diretta tv alle 21), la finale dei due Papi

Cristina Fernandez Kirchner e Angela Merkel, presidenti di Argentina e Germania
Cristina Fernandez Kirchner e Angela Merkel, presidenti di Argentina e Germania

RIO DE JANEIRO – Non l’avrebbero mai voluta vedere, i brasiliani, una finale di Coppa del mondo senza la Seleçao: ma questa del Maracanà, fra Argentina e Germania, è una classicissima, un vero Galà del calcio. Una sfida che è anche la rivincita di Italia ’90, di quella partitona di 24 anni fa, finita con Maradona in lacrime e arrabbiato, al punto di lanciare il suo “figli di …” per i fischi all’inno nazionale argentino.

DUE PAPI – E’ una finale, questa, che si vuole seguita proprio a Roma, dentro le stanze vaticane, dall’argentino Papa Bergoglio e dal Papa emerito, il tedesco Ratzinger. Non a caso Papa Francesco ha voluto rivolgere un saluto a tutti i partecipanti al Mondiale: evento capace di avvicinare persone diverse, anche dal punto di vista religioso, ma accomunate dalla grande passione per lo sport. Ed è la finale fra due signore presidenti: Angela Merkel e Cristina Kirchner.

Ma al di là dei sostenitori eccellenti e delle differenze fra due Paesi all’opposto quasi in tutto (ricca e disciplinata la Germania, povera e sregolata l’Argentina), il vero confronto sarà in campo: Leo Messi, campionissimo capace realmente di decidere la partita, coadiuvato da un compagno che ha la stoffa del leader e del combattente, ossia Mascherano potrebbe anche farcela contro la corazzata di Loew. Che a meno di contrattempi schiererà la stessa squadra che ha asfaltato il Brasile in semifinale: Hummels, uscito acciaccato dalla sfida di Belo Horizonte, è a disposizione e guiderà la difesa, davanti a Neuer, con al fianco Boateng. Sulle fasce Lahm e Howedes. In mezzo il trio composto da Khedira, Schweinsteiger e Kroos, tridente Mueller, Oezil e Klose, mister 16 gol.

Nemmeno Aljandro Sabella ha comunicato ufficialmente la formazione, ma i suoi unici dubbi, a quanto pare, sta nella disponibilità o meno di Di Maria, determinante nella vittoria del Real Madrid in Champions League e anche nelle precedenti partite del mondiale brasiliano, e di Aguero

MARADONA – Ecco, il sogno di milioni di argentini è che il pianto di Maradona di 24 anni fa a Roma, si trasformi nella gioia irrefrenabile del fuoriclasse del nuovo millennio, appunto Messi, che dell’ex Pibe de Oro è un degno erede e con un trionfo al Maracanà entrerebbe nella leggenda, onorando anche la memoria di Alfredo Di Stefano, altro mito del pallone, scomparso nei giorni scorsi. Di sicuro, ancora una volta, la Germania non sarà un’avversaria facile, visto come ha travolto selezioni in teoria di valore come Portogallo e Brasile. Dopo un lavoro durato anni, dalla delusione del Mondiale in casa del 2006 (sconfitta in semifinale ai supplementari contro l’Italia) ad oggi, e ispirandosi al Bayern di Guardiola, il ct Joachim Loew ha creato una macchina che sembra perfetta, e gioca un sorta di ‘tiqui-taka’ più veloce e potente dell’originale, per larghi tratti il più bel calcio di questo Mondiale, da cui gli ex maestri brasiliani vorrebbero prendere esempio per tornare al ‘futebol arte’.

RIZZOLI – Il bilancio fra le due contendenti nella sfida che sarà diretta dall’arbitro italiano Nicola Rizzoli è pari: una finale vinta a testa (l’Argentina si impose in Messico contro Voeller e Rummenigge), quindi ci sara’ il ‘Tetra’ della Germania o il ‘Tri’ dell’Argentina, eventualità quest’ultima che nella notte del post-partita a Rio fa temere per l’ordine pubblico, anche se, a sorvegliare la situazione, saranno impegnati, prima, durante e dopo la partita, ben 26mila agenti.

TIFOSI -I brasiliani tifano compatti per la Germania: nemmeno l’1-7 di Belo Horizonte ha fatto guadagnare qualche preferenza agli argentini e, nel caso ci fossero dubbi, per strada a Rio si vedono tanti carioca vestiti con la casacca della ‘Brasilemanha’, a strisce orizzontali rosse e nere e simile, non a caso, a quella del Flamengo. Va aggiunto che 5 milioni di brasiliani sono di origine tedesca. E non sono solo i discendenti di coloro che scapparono dopo la seconda guerra mondiale.

E’ certo, comunque, che almeno un brasiliano tiferà per l’Argentina: la stellina triste Neymar, che ha fatto gli auguri a Messi e Mascherano, suoi compagni nel Barcellona.

Formazioni

Germania (4-2-3-1): Neuer, Lahm, Boateng, Hummels, Howedes, Khedira, Schweinsteiger, Muller, Kroos, Ozil, Klose.

In panchina: 12 Zieler,22 Weidenfeller, 2 Grosskreutz, 3 Ginter, 9 Schuerrle, 10Podolski, 14 Draxler, 15 Durm, 17 Mertesacker, 19 Goetze, 23Kramer. Ct.: Loew.

Argentina (4-3-1-2): Romero, Zabaleta, Garay, Demichelis,Rojo, Perez, Mascherano, Biglia, Messi, Higuain, Lavezzi.

In panchina: 21Andujar, 12 Orion, 3 Campagnaro, 5 Gago, 7 Di Maria, 11 MaxiRodriguez, 13 A. Fernandez, 17 F. Fernandez, 18 Palacio, 19Alvarez, 20 Aguero, 23 Basanta. Ct.: Sabella.

Arbitro: Rizzoli (Italia).


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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