Costa Concordia, pare un miracolo: il relitto riemerge di 4 metri
ISOLA DEL GIGLIO – Quasi un miracolo: il relitto è riemerso di quattro metri. Dopo gli ultimi rallentamenti a causa del forte vento di maestrale, che ha spirato fino a 27 nodi, oggi 18 luglio le operazioni intorno alla Costa Concordia sono riprese con risultati se vogliamo sorprendenti.I tecnici, gli operai, e i sommozzatori del consorzio americano-italiano Titan Micoperi, sono infatti riusciti a lavorare di giorno ma anche per tutta la notte senza sosta per completare la fase del rigalleggiamento della nave, prima della partenza per Genova, e sono riusciti a far riaffiorare ulteriormente la parte dello scafo ancora sott’acqua. Obiettivo? Rispettare la data della partenza, fissata ora per martedì 22 luglio.
«A oggi la nave è riemersa di 4,15 metri – ha spiegato il capo del progetto tecnico di Costa, Franco Porcellacchia -: siamo prossimi all’emersione del ponte 5». L’obiettivo degli ingegneri che coordinano il progetto tecnico è di far riemergere la nave fino al ponte 3, in modo che abbia un pescaggio massimo di 18,5 metri, altrimenti non potrebbe essere ospitata all’interno del porto di Genova per la demolizione. Per raggiungere lo scopoè stimato che i tecnici dovranno far riemergere lo scafo di circa 7-8 metri. Di questi, quattro ne sono emersi oggi: ne mancano altri quattro.
Franco Porcellacchia e Sergio Girotto,i due ingegneri responsabili del progetto di rimozione della Concordia, continuano a mostrarsi fiduciosi nonostante i ritardi in vista della partenza per Genova. Ogni giorno scatta il toto-data, ma oggi, in conferenza stampa Porcellacchia non si è sbilanciato: resta quanto detto ieri dal Capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e cioè che il giorno più probabile sarà martedì 22 luglio, ma non è ancora del tutto escluso che possa essere ripristinato il progetto iniziale: partire per la lunga traversata del tirreno toscano e ligure (5 giorni di viaggio previsti) anche lunedì 21 luglio. Allo stato attuale dei lavori sulla Concordia, hanno spiegato i tecnici, per dare il via al rigalleggiamento vero e proprio, restano da collegare 2 catene e 4 cavi a 3 cassoni sul lato di dritta.