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Concordia, la bandiera Blue Peter indica che la nave è pronta per partire

Concordia, issata la bandiera blu della partenza dal Giglio. Intanto Schettino prende il sole a Ischia

Concordia, la bandiera Blue Peter indica che la nave è pronta per partire
Concordia, la bandiera Blue Peter indica che la nave è pronta per partire

ISOLA DEL GIGLIO – La bandiera «Blu Peter», di colore blu, è stata issata oggi 22 luglio sulla Costa Concordia. In gergo marinaro significa «nave pronta a partire»: è il segnale definitivo che la Concordia, come stabilito, lascerà davvero l’Isola del Giglio, a due anni, sei mesi e dieci giorni – 920 giorni in tutto – da quel terribile naufragio alle 21.42 del 13 gennaio 2012. Domani 23 luglio, dunque, il via alle operazioni per la partenza verso Genova, a partire dalle 8.30. Poi, verso le 12, la partenza vera e propria. «A meno che non caschi un meteorite» ha scherzato il Capo della protezione civile, Franco Gabrielli. Anche il regista tecnico dell’operazione di rigalleggiamento, il sudafricano Nick Sloane, ha sottolineato come sia «tutto a posto: nel pomeriggio dovremmo riuscire ad assicurare il cassone S14, quindi per il tramonto la nave dovrebbe essere pronta, in modo da poterla far partire domattina». Il relitto, il cui arrivo a Genova è previsto per domenica 27 luglio, sarà trainato da 14 rimorchiatori e scortato da una nave appoggio e due motovedette.

OPERAZIONI – «Le operazioni di rigalleggiamento sono terminate in modo soddisfacente – ha precisato il responsabile di Costa per la Concordia, Franco Porcellacchia -. Sulla nave c’è una bandiera con la P: pronta a partire. La nave parte domattina, è pronta. Ora ci saranno solo operazioni per valutare il massimo sollevamento che riusciremo a dare alla nave». Stamani sull’isola il tempo è stato nuvoloso e a tratti ha piovuto, dopo un temporale già nel corso della notte. «Il meteo – ha aggiunto Franco Gabrielli – va migliorando e avremo una buona finestra fino a domenica», quando la Concordia dovrebbe raggiungere Genova. Gabrielli ha quindi parlato della riemersione della Concordia, non ancora conclusa: «In teoria i lavori dei tecnici potrebbero arrivare addirittura ancora fino a tre metri di riemersione, ma non stresseranno la struttura fino a questo punto. Credo che il limite contrattuale dei 17,5 metri di pescaggio sarà raggiunto».

VIAGGIO «Il trasporto è una fase altrettanto delicata e dunque non dobbiamo abbassare la guardia» ha sottolineato al briefing con i giornalisti il

Schettino nella foto pubblicata dal quotidiano di Ischia
Il comandante Francesco Schettino nella foto pubblicata dal quotidiano di Ischia “Il Golfo”

ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Quanto agli sversamenti di olii che ci sono stati nei giorni scorsi – 50 litri, circoscritti dalle panne stese attorno alla nave – il titolare dell’Ambiente ha parlato di «imprevisti» che possono accadere «ma l’importante – ha concluso – è che ci sia subito un’azione che faccia sì che quell’imprevisto non diventi un disastro».

FRANCIA – L’Italia ha fornito alla Francia tutte le informazioni e le garanzie relative all’ultimo viaggio della Concordia, ha ribadito il ministro Galletti. «L’ultima telefonata con il ministro Ségolène Royal l’ho avuta domenica e ho fornito tutte le informazioni. Noi comunque vigileremo che durante il viaggio tutto vada secondo le prescrizioni».

SCHETTINO – E intanto l’ex comandante Francesco Schettino, sotto processo a Grosseto in quanto responsabile, secondo l’accusa, del naufragio della Concordia, si rilassa a Ischia. Il quotidiano dell’isola, «Il Golfo», ha pubblicato stamani il reportage di un party svoltosi sabato sera in una villa privata di Forio: in alcuni scatti Schettino è ripreso in compagnia di altri ospiti, abbronzato e sorridente, vestito di bianco come tutti i partecipanti alla festa.

VITTIMA – Elio Vincenzi è arrivato all’isola del Giglio «per un ultimo abbraccio ideale» a sua moglie, Maria Grazia Trecarichi. Il corpo della donna è stato l’ultimo a essere recuperato. Al momento c’è un solo disperso, è il cameriere indiano Russel Rebello. Il marito di Maria Grazia Trecarichi è arrivato al Giglio perché sperava che oggi fosse il giorno in cui la nave sarebbe stata portata via, diretta a Genova. Per Vincenzi lo notizia dello slittamento a domani «è stata una piccola delusione. Non potevo mancare – ha spiegato – per un commiato definitivo». Al momento del naufragio, sulla Concordia c’era anche sua figlia Stefania: «lei non è venuta – ha spiegato il padre – perché questa vicenda ancora la fa soffrire troppo». Ogni anno Vincenzi viene al Giglio per immergersi laddove è stata posta una targa in ricordo della moglie. «Prima che trovassero il corpo – ha raccontato – vivevo male. Avere un posto dove porre una lapide e pregarla è molto importante». Vincenzi indossa una maglietta con la foto stampata della moglie. «Tornare al Giglio – ha concluso – richiama la commozione per le 32 vittime. È un dolore che non potrà placarsi mai».


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Domenico Coviello

Giornalista

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