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Concordia: via sulla rotta per Genova. Il saluto commosso del Giglio

Il momento della partenza della Concordia
Il momento della partenza della Concordia

ISOLA DEL GIGLIO – «Vi comunico ufficialmente che la nave è partita». Con queste parole, alle 11.40 di stamani 23 luglio, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha comunicato la partenza del relitto della Concordia dall’isola del Giglio in direzione di Genova. La nave aveva materialmente mollato l’ultimo ormeggio alle 11.10, con 50 minuti di anticipo sulla tabella di marcia. Sulla Concordia ora sventola la bandiera italiana. Gabrielli ha anche ricordato che va recuperato il corpo della 32esima vittima del naufragio che risulta ancora dispersa: il cameriere indiano Russel Rebello. E si chiama Wietsman Roets, sudafricano come il regista di tutte le operazioni tecniche sul campo, Nick Sloane, l’uomo che ha materialmente tagliato l’ultimo cavo che teneva ancorata la Costa Concordia all’isola del Giglio: «Un’emozione enorme e un onore. Sì, sono stato io», ha dichiarato commosso Roets, che era a bordo del rimorchiatore Sarom VIII. Al Giglio stamani anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio: «La Concordia va via – ha detto – ma non va via il dolore delle famiglie. Rimane l’incancellabile tragedia, la commozione fa sì che il successo di oggi sia un tributo alle vittime».

Le sirene dei rimorchiatori e delle barche presenti in mare e l’applauso della gente a terra: così l’isola del Giglio ha salutato la Concordia. Le operazioni in vista della partenza, puntualmente avvenuta come da cronoprogramma entro le 12, erano cominciatequesta mattina dopo le 8.30. Il relitto è stato fatto ruotare prima di 90 gradi, in modo da volgersi verso l’Argentario, e poi di altri 90 gradi. In questo modo, al momento della partenza effettiva, annunciata alle 11.40 (ma avvenuta alle 11.10), «la nave si trova a 6 miglia dalla costa – ha precisato il capo tecnico di Costa, Franco Porcellacchia – e sta procedendo trainata dai rimorchiatori alla velocità di 2 nodi. Tutto va secondo i piani». Attorno alla Concordia la navigazione è stata interdetta ai natanti che non facevano parte delle operazioni di rimozione. Poi, poco dopo la partenza, sono stati ripristinati i collegamenti dei traghetti con Porto Santo Stefano.L’arrivo del relitto a Genova è previsto dopo 4 giorni di navigazione, la sera di sabato 26 luglio. Ma l’ingresso vero e proprio nel porto, per raggiungere il molo di destinazione finale, avverrà nella mattina di domenica 27. I lavori per la demolizione della Concordia andranno avanti per quasi 2 anni.

Nel momento in cui la Costa Concordia ha cominciato il suo viaggio verso Genova, dall’Isola del Giglio è stata salutata con il suono delle sirene del porto e quello delle campane delle chiese delle tre località dell’isola, Giglio Porto, Giglio Campese e Giglio Castello. Intanto dal Giglio il molo verde, quello più vicino al relitto, si è trasformato in un palcoscenico: centinaia di turisti e gigliesi stanno seguendo le manovre. Ed scoppiato l’applauso all’indirizzo dei lavoratori che erano a bordo dei rimorchiatori, di ritorno dalla Costa Concordia, durante le operazioni di rotazione e spostamento della nave. Qualcuno, in mancanza di bandiere, ha sventolato foulard. Ma ci sono stati anchemomenti di commozione e lacrime, soprattutto al suono delle sirene e alla vista di spruzzi d’acqua dal relitto. «Sembravano fuochi di artificio» ha commentato un anziano. In tanti hanno espresso complimenti per la riuscita dell’operazione: «Ce l’hanno fatta, è quasi incredibile!» ha ripetuto una signora. Soddisfatto anche un altro gigliese, che ha chiosato: «Oggi finalmente l’isola è di nuovo nostra». Grande la soddisfazione del sindaco del Giglio, Sergio Ortelli: «Siamo all’uscita dal tunnel, ma abbiamo un pezzo di strada da percorrere. Non siamo l’isola della tragedia, ma un’isola che vuol riprendere il suo cammino per il ritorno alla normalità».

«Oggi mettiamo un punto ma il traguardo lo vedremo solo a Genova». Così Franco Gabrielli aveva commentato l’inizio delle operazioni per la partenza della Concordia dal Giglio. «Per il parbuckling avevo detto che avevamo vinto il gran premio della montagna più difficile – ha sottolineato -, oggi siamo davanti alla scritta ‘ultimo chilometro’ e dobbiamo ancora percorrerlo. Solo quando saremo a Genova canteremo vittoria». «Credo comunque – ha concluso – che questa operazione sia anche uno spot per il Paese».

In ogni caso l’allerta per eventuali sversamenti inquinanti durante il viaggio resta intatta. Stamani l’ammiraglio Giovanni Pettorino ha detto in conferenza stampa che l’aereo della capitaneria di porto «ha rilevato tre anomalie, tre presenze sulla superficie dell’acqua, che non è detto siano inquinamenti: due al di là delle acque francesi e una nelle acque italiane: quella nelle acque italiane è una sottile pellicola di idrocarburo, ininfluente. Su quelle francesi riteniamo siano anomalie anche di entità inferiore, ma non abbiamo nessuna informazione». Intervistata da RaiNews24, l’oceanologa di Greenpeace, Giorgia Monti, ha precisato: «La Concordia contiene al suo interno 230 mila tonnellate di acqua contaminata da idrocarburi e metalli pesanti». Greenpeeace seguirà con un suo battello la Concordia lungo tutto il viaggio fino a Genova.


Domenico Coviello

Giornalista

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