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Un treno Frecciarossa

Firenze, morto sul Frecciarossa: disposta l’autopsia dell’afgano diretto in Svizzera

Un treno Frecciarossa
Un treno Frecciarossa

FIRENZE – La Procura della Repubblica di Firenze ha aperto un fascicolo sull’uomo trovato morto domenica 20 luglio sul treno Frecciarossa Roma-Milano mentre era in transito da Firenze. Si tratta di Wahidullah Fatah, un cittadino afgano di 29 anni che viaggiava con documenti ed un permesso di soggiorno della Confederazione Elvetica. Sembra che avesse residenza a Losanna. Con sé aveva un biglietto Roma-Milano in classe business ed un altro per la prosecuzione verso Losanna.

Ora la Procura vuole vedere chiaro sulla sua morte, tanto che ha disposto l’autopsia del cadavere, trovato dentro una toilette del treno all’altezza di Firenze. Era circondato da un lago di sangue e con ferite da taglio alla pancia e all’addome. Con sé l’uomo aveva denaro in contanti per circa 14.000 euro in banconote di diverse valute. Per terra il coltello, ora all’attento esame della scientifica.

VIAGGIO – Il suo treno, il Frecciarossa 9540, era partito da Roma alle 15.40. Sarebbe dovuto arrivare a Milano alle 18.40, con soste a Firenze Santa Maria Novella e Bologna. Da lì avrebbe proseguito alle 19.25 per Losanna.

SUICIDIO – Suicidio o omicidio? La prima ipotesi resta la prevalente, in particolare perché la porta della toilette era chiusa dall’interno ed il denaro lo aveva addosso. Quanto basta ad escludere almeno un tentativo di rapina. Inoltre nessuno dei viaggiatori si sarebbe accorto di nulla. Gli unici a sospettare qualcosa sono stati i vicini del posto occupato da Wahidullah Fatah, che hanno notato – nel tratto Roma Firenze – bagagli incustoditi per troppo tempo. Hanno avvisato il personale del treno che ha cominciato la ricerca del proprietario. Hanno bussato con insistenza anche alla porta di una toilette chiusa, senza ottenere risposta. L’hanno aperta con la chiave di servizio e hanno trovato il corpo del giovane afgano ormai senza vita. Il treno è stato fatto quindi fermare alla stazione di Firenze Rifredi, da dove è ripartito per Milano intorno alle 21, dopo che i viaggiatori sono stati interrogati ed identificati.

OMICIDIO – Al momento non è neppure possibile escludere del tutto l’ipotesi dell’omicidio. Le perplessità non mancano. Una persona che vuole uccidersi difficilmente prende il treno con un biglietto valido per ben due tratte. E per uccidersi sceglie di darsi coltellate prima all’addome e poi in gola? Inoltre la porta chiusa a chiave non vuole dire che sia stata necessariamente bloccata solo dall’interno: una chiave di servizio, che chiuda dall’esterno, non è impossibile procurarsela, magari sottraendola ad un ferroviere o fabbricandola artigianalmente.

INDAGINI – Ma chi era Wahidullah Fatah ? È questo uno dei interrogativi maggiori a cui si sta cercando di dare una risposta. Cosa faceva in Svizzera dopo aver lasciato l’Afghanistan? Cosa era andato a fare a Roma? Con chi era in contatto? Da quanto riportano alcune fonti di stampa sembra che non avesse con sé un telefono cellulare o un tablet. Un po’ strano per chi viaggia in Business sul Frecciarossa. Forse gli è stato portato via o potrebbe averlo perso. Oppure ha ricevuto una telefonata che lo ha spinto al suicidio? Le indagini continuano.

SVIZZERA – La notizia della misteriosa morte del giovane afgano è stata ripresa anche dalla stampa svizzera. Le Matin di Losanna ha riportato il fatto citando anche il FirenzePost.


Sandro Addario

Giornalista

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