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Uno dei momenti più importanti della fecondazione artificiale al microscopio elettronico

Fecondazione eterologa: la Toscana approva una delibera-ponte

Uno dei momenti più importanti della fecondazione artificiale al microscopio elettronicoFIRENZE – Fecondazione eterologa: la Toscana si prepara a farne realtà, non appena il governo avrà disciplinato la materia. La giunta regionale ha approvato la delibera che regolamenta la materia, almeno temporaneamente.

INCOSTITUZIONALITÀ – L’apertura italiana verso questo tipo di fecondazione risale al 9 aprile 2014, quando una pronuncia della Corte Costituzionale dichiara incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa. Necessario allora rivedere la materia a livello normativo. Si apre alla possibilità che per la fecondazione artificiale possano essere usati semi od ovuli provenienti da soggetti terzi.

«La delibera della giunta regionale – ha dichiarato l’assessore alla salute Luigi Marroni – riempie lo spazio di incertezze che si è aperto dopo la sentenza della Corte. La Toscana ha perciò deciso di intervenire, dettando direttive certe destinate ai centri privati, privati accreditati e pubblici operanti in regione, in attesa delle determinazioni del governo ed evitare un far west in una materia così delicata. Vorrei a tal proposito fare un grosso apprezzamento per come il governo sta affrontando la materia e ribadire che le norme contenute nella delibera avranno valore fino a che il governo non emanerà la propria direttiva. Un’omogeneità a livello nazionale è assolutamente auspicabile».

TURISMO RIPRODUTTIVO-Le norme contenute nella delibera intervengono esplicitamente al fine di garantire che le donazioni avvengano attraverso protocolli medico-sanitari. C’è poi il fenomeno della donazione di sperma od ovulo, necessaria al completamento della fecondazione. Necessario creare apposite strutture per l’ovodonazione e banche del seme, dove i donatori lasciano campioni di liquido seminale. La donazione, come già quella di sangue, deve essere indiscutibilmente gratuita. Le nuove norme vogliono assicurare l’effettiva gratuità delle donazioni e scongiurare così rischi di commercializzazione. Non solo. Ci sono anche le iniziative necessarie per rispettare tracciabilità, anonimato e privacy. I centri che vorranno effettuare la particolare procedura sono chiamati ad un atto di responsabilità e dovranno, in questa fase di avvio, autocertificare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa regionale e delle disposizioni contenute nella delibera approvata dalla giunta. L’intento della Regione è anche quello di scongiurare la pratica del turismo riproduttivo, già in voga verso paesi nei quali la pratica della fecondazione eterologa è ammessa da tempo, come la Spagna.

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