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Voglio Albertini alla guida del calcio. Se vince Tavecchio, farò opposizione dura

Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini, i due pretendenti alla poltrona di presidente della Federcalcio
Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini, i due pretendenti alla poltrona di presidente della Federcalcio

Io credo che Tavecchio sia inadeguato a ricoprire la circa di presidente della Federcalcio. Al di là dell’espressione usata: “Le banane…”. O quella: “Le donne non sono handicappate…”. O l’altra ancora: “Spogliati e gioca!”. Ecco, al di là di questo, credo che la sua inadeguatezza nasca dal fatto di una visione ristretta. Lui ha una visione manageriale: gli manca quella sportiva. Io non potrei mai ambire a quella carica perchè ho un occhio solo, quello sportivo. E Tavecchio ha solo quello imprenditoriale. Certe frasi da lui dette ne rispecchiano il modo di essere. Per non parlare di quando Rivera aveva messo l’obbligo che ogni squadra giovanile avesse un allenatore e che lui invece ha tolto. Per tutto questo e non solo per quanto accaduto nell’ultima assemblea lo riteniamo inadeguato.

LOTITO – Per fare una giusta politica federale ci vogliono due occhi,concertazione e sensibilita. Anche la contrapposizione che è stata posta tra SINDACATO (A.I.A.C. e A.I.C.) e CONFINDUSTRIA (Leghe) mi pare paradossale. Il sistema calcio ha bisogno di una gestione comune della missione che ha, visto che deve tenere insieme l’aspetto sociale e quello manageriale. Una visione, questa, che non è di Lotito… Appena arrivato in Federazione Lotito chiamò per fare un’alleanza tra Lega Pro, Lega Dilettanti e l’Aiac per far fuori Abete e io che sarei diventato vicepresidente federale. Raccontai subito tutto ad Abete. Io credo che nel palazzo della Federazione ci siano tante finestre e porte, Lotito crede che ci sia una porta sola e che la chiave spetti a lui. Come allenaori, abbiamo candidato Albertini perché ci pare che abbia due occhi: una visione sportiva e una manageriale che gli viene dall’impegno di questi anni in federazione.Lui viene dal calciogiocato, non è una colpa, e ha messo al centro del progetto la governabilità dellaFigc con la collaborazione di tutti. In un momento così perl’Italia proprio la Figc potrebbe dimostrare che i problemi sipossono risolvere.

TIFOSI – Io tifo Fiorentina da sempre ma se i Della Valle non avessero tolto l’appoggio a Tavecchio avrei smesso di esserlo. Tanti tifosi la pensano così. Ho ricevute decine di lettere da parte di quelli dell’Inter pronti a cambiare squadra se Thohir non cambieràidea. E andrebbe tenuto conto dell’ipotesi primarie avanzata daAgnelli. In ogni caso credo ancora ce la possiamo fare a patto di mettere da parte ogni interesse personale, i calciatori sono con noi e mi auguro anche gli arbitri per la cui autonomia ci siamo battuti.

RENZI – Siamo di fronte ad un cimitero, la strada è quella di una guida ferma con la collaborazione di tutti, se Lotito tira qualcuno per la giacca noi lo faremo con altri. E se da una parte comprendo la posizione, volutamente fuori dalla mischia, del premier Renzi, anche se Del Rio e la Serracchiani hanno paròlato per la sua parte, non altrettanto giustificata mi pare la linea del presidente del Coni, Malagò, che fino a poco tempo fa criticava Abete un giorno sì e uno no, ora parla di autonomia della Federcalcio. Benissimo, ma tutto questo valeva pure prima. Lo spettro-commissariamento? Sarebbe una sconfitta per tutto il sistema. Noi non abbiamo un piano alternativo a Albertini, crediamo in lui e nel fatto che la gente recepisca la nostra voglia di dare una svolta. E se, alla finem, sarà eletto Tavecchio faremo opposizione dura.

SINDACATO – Infine, voglio dire che mi sorprende un po’ che presidenti e imprenditori che nella loro attività di sicuro hanno usato sempre confronto e concertazione, abbiano scelto la politica di Lotito che porta inevitabilmente al “muro contro muro”. Mi fanno piacere segnali come quelli di Squinzi, presidente di Confindustria e del Sassuolo. Parlo da sindacalista? A.I.A.C. un sindacato? In parte è vero, ma sindacato mal funzionante che si è fatto carico delle difficoltà del Paese e delle difficoltà delle società dilettantistiche ed ha abbassato i MASSIMALI (non i minimi!) per quegli allenatori che operano nel mondo dilettantistico. Per chiarire meglio: da 250€ mensili a 200€ è il massimo che un allenatore percepisce come rimborso spese nei settori giovanili dilettantistici.


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Renzo Ulivieri

Presidente Aiac - Associazione Italiana Allenatori di Calcio

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