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Primavera, Ponte Santa Trinita

Firenze, ponte Santa Trinita: il giallo della testa della «Primavera», rimasta in Arno 17 anni

Primavera, Ponte Santa Trinita
Primavera, Ponte Santa Trinita

FIRENZE – Sono trascorsi settant’anni dalla liberazione di Firenze, con la ritirata dei tedeschi, nel 1944. Si trattò di una vera tragedia storico-culturale che ancora oggi resta viva nelle nostre memorie. Nella notte tra il 3 e il 4 agosto i ponti sull’Arno vennero distrutti dai tedeschi nel tentativo di fermare l’avanzata degli Alleati. Crollarono tutti, tranne Ponte Vecchio che all’ultimo momento venne risparmiato per volere di Hitler. E fu in quella notte che accadde la famosa vicenda della testa della «Primavera» di Ponte Santa Trinita.A causa del crollo del ponte, il complemento della statua, scolpita da Pietro Francavilla nel 1590, andò perduta nell’Arno. Per diciassette anni quella testa rimase sott’acqua.

IL RITROVAMENTO: Nel 1958, quando il ponte era in fase di ricostruzione, grazie anche al «Committee for the reconstruction of St. Trinita bridge», ubicato in Via Tornabuoni 16 – il cui segretario generale era il partigiano Luigi Bellini – incominciò una frenetica ricerca della testa della «Primavera», innescata da un annuncio della famosa industria americana di penne «Parker».

L’azienda propose una ricompensa di 3 mila dollari a chiunque avesse ritrovato o restituito la preziosa testa – non si escludeva l’ipotesi che qualche soldato delle truppe liberatrici l’avesse portato con sé a casa. La vicenda è citata anche il film «Miracolo a Sant’Anna» di Spike Lee.

Questa storia – che richiamò all’epoca un’ampia attenzione mediatica a livello mondiale – è raccontata anche in un dossier conservato allaBiblioteca degli Uffizi di Firenze, conritagli di stampa, volantini e fotografie – passando dall’emissione della taglia fino al ritrovamento della testa.

Soltanto tre anni dopo, nel 1961, la testa della Primavera fu finalmente «ripescata» per puro caso da un renaiolo, che si trovava per lavoro vicino al ponte Vespucci. L’uomo venne poi ricompensato dal Comune di Firenze con poche migliaia di lire. La testa della Primavera venne esposta a Palazzo Vecchio prima di essere nuovamente risistemata sul ponte, che finalmente potè riacquistare la sua antica fisionomia, con le statue delle quattro stagioni di nuovo intere.

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