Firenze ricorda Giovanni Spadolini a 20 anni dalla morte
FIRENZE – A 20 anni esatti dalla morte è stato ricordato oggi 4 agosto, a Firenze, Giovanni Spadolini. In mattinata è stata celebrata una messa di suffragio nella basilica di San Miniato. Una cerimonia commemorativa si è poi tenuta al cimitero delle Porte Sante, dove lo statista repubblicano è sepolto. Nell’occasione è stata deposta una corona di alloro del Comune di Firenze alla presenza dei gonfaloni di Palazzo Vecchio e della Regione Toscana.
Da Roma è arrivato al presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, Cosimo Ceccuti, un messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che fu presidente della Camera dei Deputati fra il 1992 e il 1994, e quindi collega di Spadolini, in quegli anni presidente del Senato. «Giovanni Spadolini è stato uno dei maggiori statisti dell’Italia repubblicana – ha scritto il Capo dello Stato -, che ha dimostrato nella sua molteplice attività di giornalista, studioso e uomo politico doti indiscusse di integrità morale, impegno intellettuale e passione civile».
Alla cerimonia religiosa di questa mattina in San Miniato al Monte erano presenti, tra gli altri, rappresentanti delle autorità, il presidente della Fondazione Spadolini, Cosimo Ceccuti, il prefetto di Firenze Luigi Varratta, il vice sindaco Cristina Giachi, il senatore Luigi Compagna in rappresentanza del Senato, il consigliere regionale Eugenio Giani in rappresentanza dell’Assemblea toscana, e i nipoti di Spadolini.
Storico, giornalista e uomo politico, Giovanni Spadolini divenne a soli 25 anni docente di storia contemporanea all’Università di Firenze. Collaborò con vari quotidiani e fu direttore del Resto del Carlino e del Corriere della Sera. Eletto senatore nelle fila del Pri nel 1972, è stato ministro dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione.
Nel 1981 divenne il primo presidente del Consiglio non democristiano nella storia repubblicana, e successivamente fu anche ministro della Difesa nel governo Craxi. Nel luglio 1987 fu eletto presidente del Senato. Nominato senatore a vita nel 1991, ricoprì il ruolo di Presidente della Repubblica ad interim per poco meno di un mese, dopo le dimissioni di Francesco Cossiga il 28 aprile 1992 (il 25 maggio 1992 fu eletto presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro).