Concordia: nel ponte 3 trovati resti umani, ma il cameriere disperso non era lì
GENOVA – Dal relitto della Concordia ormeggiato nel porto di Genova per essere smantellato, spuntano un teschio e alcune ossa di una mano. È successo oggi, al secondo giorno di intervento sulla nave. Si pensa subito al cameriere indiano Russel Rebello, 32ª vittima e ancora unico disperso del naufragio del 13 gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio. La verità potrà dirla solo l’esame del Dna, ma ci sono molti dubbi che possano appartenere proprio al cameriere indiano.
Le ossa sono state ritrovate dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco sul ponte 3, in una zona dove mesi fa, durante le ricerche sul relitto al Giglio, venne recuperato il cadavere mutilato della signora siciliana Maria Grazia Trecarichi, che venne trovata proprio decapitata e senza una mano.
Durante il secondo giorno di attività sulla nave, le ricerche si sono concentrate nella zona poppiera del ponte 4, dove, secondo le testimonianze di chi ha operato al Giglio, poteva trovarsi Rebello nel momento in cui la nave si adagiava sul fianco dritto sulla scogliera del Giglio. Qui sono stati impegnati i vigili del fuoco, del nucleo sub della Guardia costiera, i sommozzatori della Guardia di finanza.
Le squadre si muovono tra fango e suppellettili rovesciate. Altri sommozzatori dei vigili del fuoco e i palombari della Marina militare hanno fatto un sopralluogo sui ponti 2 e 1 per individuare l’area più idonea ad ospitare la piattaforma operativa per le attività subacquee sul ponte 1, ancora completamente sommerso.