Da Google, con milioni di click, un omaggio alla creatività italiana
FIRENZE – Un nuovo Doodle di Google – oggi 6 agosto – dedicato questa volta ad una delle protagonisti del design italiano: Anna Castelli Ferrieri. Fu lei uno dei pionieri dell’uso quotidiano della plastica nella società del dopoguerra. soprattutto nell’arredamento. Celebre ancora oggi la produzione della Kartell, la società fondata dal marito Giulio Castelli nel 1949, azienda leader di design conosciuta in tutto il mondo, in particolare per la produzione di sedie trasparenti.
Anna Castelli Ferrieri (Milano 1920 – 6 agosto 2006) studiò architettura presso il Politecnico di Milano. Allieva di Franco Albini entrò poi nel suo studio dove conoscerà gli architetti Piero Bottoni e Ernesto Nathan Rogers. Laureatasi nel 1943 lascia Milano con il marito Giulio Castelli. Rientra nel 1946 a Milano dove apre il suo studio e diventa caporedattrice della rivista di architettura Casabella Costruzioni e corrispondente italiana del periodico inglese Architectural Design.
Una carriera quella della Castelli che la porterà a progettare molti oggetti si uso comune con l’utilizzo di materiali innovativi per il tempo, come la plastica. Si occuperà di restauro di edifici storici come Palazzo Benci a Firenze. A partire dal 1966 collabora con la Kartell fondata dal marito nel 1949, una delle prime aziende italiane che si occupa di produzione di oggetti di plastica d’uso quotidiano. Dal 1984 al 1986 insegna Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano e dal 1985 al 1992 presso la Domus Academy. Vincitrice per ben due volte del Compasso d’oro, uno dei quali per la realizzazione della famosa sedia tutta realizzata in plastica e chiamata «4870», dal 1969 al 1971 è stata Presidente dell’Associazione per il Disegno Industriale.
