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Funghi in Toscana: stagione ricca. Ma ci sono nuove regole da rispettare

boletus satanas
Il pericoloso Boletus Satanas, con cui, nell’aretino, si sono intossicati 19 turisti la settimana scorsa

FIRENZE – Tempo di funghi e, con le piogge abbondanti di quest’anno, chissà in quanti pregustano scorpacciate abbondanti dopo una giornata di raccolta per prati e per boschi. Ma attenzione: oltre a rischiare di intossicarsi se i prodotti non sono sottoposti ad occhi esperti ed autorizzati ad esercitare il controllo, si può incorrere in altri incidenti. Si può ad esempio pagare una multa salata, se si contravviene ai regolamenti regionali.

La raccolta dei funghi in Toscana è difatti sottoposta a regole precise. Nella delibera 480/2014 della Giunta Regionale, voluta dall’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, è stato istituito il divieto assoluto di raccolta dei funghi nella giornata di martedì, a partire dal 15 giugno 2014 e fino al 16 giugno 2017 in tutta la Provincia di Pistoia. I non residenti, nello stesso periodo, non possono raccogliere neanche il venerdì.

Per la raccolta dei funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione, che viene rilasciata dalla Regione Toscana e non più dal Comune di residenza del richiedente. L’autorizzazione è valida su tutto il territorio regionale (per la ricerca all’interno dei parchi nazionali o regionali, occorre prendere visione dei rispettivi regolamenti) ed è costituita dalla ricevuta di versamento (che deve indicare il nome di chi raccoglie e va accompagnata da un documento di identità) degli importi previsti, sul conto corrente postale n. 6750946, intestato all’Amministrazione regionale. I residenti in Toscana devono versare 13 euro per un’autorizzazione valida sei mesi oppure 25 euro per un anno; tali importi sono ridotti della metà per chi risiede nei territori classificati montani ai sensi della L. 991/1952.

Coloro che vogliono raccogliere i funghi nel solo territorio del Comune di residenza non sono invece tenuti a munirsi di autorizzazione, ma devono comunque sottostare a tutte le regole: limiti di peso giornaliero, orari di raccolta, obbligo di servirsi di contenitori aereati (vietatissimi i sacchetti di plastica), divieto di raccogliere alcune specie prima che gli esemplari abbiano raggiunto determinate dimensioni. Sempre meglio informarsi adeguatamente, prima di darsi alla ricerca dell’ambito porcino.

La Regione, con i fondi derivanti dalle autorizzazioni, ha realizzato corsi per la divulgazione delle conoscenze sui macromiceti e sull’ambiente, per l’informazione sulle problematiche legate al consumo dei funghi al fine della prevenzione di intossicazioni ed avvelenamenti.

Sono in programma corsi anche per il prossimo autunno. Notizie più precise verranno pubblicate sul sito dell’URP della Regione Toscana. Da questo sito si può scaricare un dettagliato dépliant con tutte le regole in vigore e leggere il sunto della più recente delibera che riguarda il territorio di Pistoia.

Per chi vuol avere dettagli buriocratici e tutto il resto, ecco il numero verde: 800-860070.

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