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Fiorentina stellare: batte il Real Madrid (2-1) con i gol di Gomez e Marcos Alonso

Real Madrid - Fiorentina, il gol di Mario Gomez
Real Madrid – Fiorentina, il gol di Mario Gomez

VARSAVIA – Il sogno di una notte di mezz’estate. Ecco servita la vittoria della Fiorentina contro il Real Madrid in questo magnifico e luminosissimo stadio Narodowi . Un 2-1 che è reale, anche se amichevole, e destinato a restare nell’albo d’oro delle amichevoli prestigiose. Un 2-1 firmato da un ex ragazzo cresciuto nella cantera madrilena: Marcos Alonso. Che nella notte di Varsavia festeggia con un altro ex madridista che non ha avuto futuro al Santiago Bernabeu: ossia Borja Valero, piccolo grande eroe di questa partita, pronto a sacrificarsi in ogni parte del campo. Anche, nel primo tempo, a dare una mano a Tomovic al quale era toccato un compito da fatiche di Ercole: controllare Cristiano Ronaldo. Che non a caso, dopo appena tre minuti, ha trovato il gol del momentaneo vantaggio. Pareggiato al 26’ da un altro protagonista della serata: Mario Gomez, capace di una torsione in volo su perfetto assist di Aquilani.

GLORIA – Vittoria meritata? Assolutamente sì, nonostante che Carletto Ancelotti abbia detto di non essere del tutto sicuro dei due gol per fuorigioco annullati al Real. Ma bisogna essere sinceri: Carletto l’ha presa bene. Del resto, ha vinto tanto e può vincere ancora trofei di grandissimo prestigio. Proprio questa settimana, grazie a Cristiano Ronaldo, ha alzato la Supercoppa Europea liquidando il Siviglia. E martedì prossimo potrà alzare la Supercoppa spagnola sfidando l’Atletico Madrid. Allora, la sconfitta con la Fiorentina merita una scrollatina e via? No, no. La Fiorentina è la vera regina dell’estate: ha vinto senza Pepito Rossi (contrattura) e sena Cuadrado, che aspetta ancora di conoscere il suo destino. Fin qui aveva battuto, nell’ordine, Estudiantes de La Plata, Universitario di Lima, Malaga, Betis Siviglia. In questa magica notte, i viola hanno superato addirittura il Real Madrid. E’ vero che non si possono trarre conclusioni affrettate sul gioco e schema, ma è altrettanto vero che dopo i primi venti minuti nei quali hanno imposto la loro classe e la loro potenza, i supercampioni di Ancelotti hanno dovuto fare i conti con una squadra manovriera, caparbia e opportunista. Che non ha perso mai il controllo della situazione. Nemmeno nel convulso finale, durante il quale il Ral ha pressato per pareggiare, con l’aiutino dell’arbvitro, capace di concedere un recupero di 5 minuti. Montella è cntento. E non solo per la vittoria che, giustamente, entusiasma Firenze. La sua mano si vede. I risultati anche. L’augurio? Che questa magìa continui il 30 settembre, all’Olimpico di Roma, nella prima di campionato.

Real Madrid-Fiorentina: Ronaldo, Pizarro e Aquilani
Real Madrid-Fiorentina: Ronaldo, Pizarro e Aquilani

CRISTIANO – Lancia uno sguardo al cielo, all’ingresso nello stadio, Vincenzo Montella: nella sua mente non si accende un pensiero ma una speranza, quella di tornare qui, nello stadio Narodowy, nel maggio 2015, per la finale di Europa League. Ma quasi subito, l’allenatore viola, deve tornare con i piedi sulla terra: la Fiorentina rischia di andare sotto al 2’ su tiro di Di Maria che finisce alto. Gonzalo Rodriguez pare un po’ disorientato per la mascherina protettiva che ha sul naso. E la doccia fredda non tarda, anche se non arriva per colpa sua: al 3’ contropiede da manuale delle Merengues. Di Maria che serve Cristiano Ronaldo, il quale approfitta di un liscio di Savic per mettere dentro. Real implacabile. E di Maria scatenato. Fiorentina in affanno. Ma all’8’ primo scossone: Aquilani crossa per Babacar, ma il colpo di testa è infelice: fuori di poco. Ancora Fiorentina vicina al pari con Matrio Gomez (17’) che recupera la palla sulla sinistra, scambia con Babacar, eppoi prova la girata in pochissimo spazio: il pallone sfiora il palo.

GOMEZ – Babacar è troppo poco contro l difesa del Real Madrid. Per far prima, Pizarro (23’) prova a cercare direttamente la porta da 25 metro ma senza fortuna. Del resto, quando vestiva la maglia della Roma, il Pek un gol al Real lofece, proprio in Champions. I giallorossi quella volta vinsero. Pizarro pensa: se ce l’ho fatta una volta posso ripetermi. Invece va a segno Mario Gomez. Il capolavoro è di Aquilani che nsfrutta bene un “omaggio” di Xavi Alonso, va via sulla destra e pennella un magnifico cross a centro area sul quale il Marione tedesco ci arriva con una gran torsione, colpisce bene di testa e mette alle spalle di Navas. Grande Gomez: 1-1. E ci sui stropiccia gli occhi, perché qualche decina di secondi dopo è ancora Aquilani a trovare un varco e a tirare: traversa piena.

LEGIA – Il Real non si scompone e riprende a macinare gioco, ma ora la Fiorentina tiene il campo con orgoglio e capacità. Il palleggio viola non sfigura affatto di fronte a quello degli assi delle Merengues. Che aprono un varco nella difesa viola con una bella giocata di Khedira che però pecca di altruismo e serve Di Maria: gol. Ma è fuorigioco di centimetri. Si continua al piccolo trotto, ma con tocchi di classe pura, capaci di dare a quest’amichevole la piacevolezza di una partita vera, di classe. Non a caso il pubblico di Varsavia appolaude, alla fine del primo tempo. E dimostra di non dispiacersi troppo di non vedere contro lo squadrone madrileno la squadra di casa, il Legia, protagonista di una figuraccia europea. La storia è nota: i polacchi avevano vinto il preliminare di Champions contro il Celtic, regolato 4-1 in casa e 2-0 a Glasgow. Ma proprio nel ritorno il clamoroso svarione: l’ingresso di un giocatore squalificato a 4’ dalla fine. Partita persa 3-0 a tavolino. E conseguente eliminazione. Poi la seconda figura babina: il tentativo di scippare l’amichevole con il Real alla Fiorentina. Viola imbufaliti e minacciosi: si sussurra che avessero chiesto 2 milioni di risarcimento. Organizzatori costretti a chiarire subito: gioca la Fiorentina, come da contratto.

CAMBI – Quattro cambi nel Real in avvio di ripresa. Ovvio: Ancelotti pensa alla sfida di Supercoppa spagnola, martedì contro l’Atletico. Benzema sostituisce Cristiano Ronaldi, mentre Carvajal rileva il gioiello colombiano James Rodriguez. Poi restano negli spogliatoi Marcelo e Xabi Alonso: al loro posto il tedesco neo campione del mondo, Kroos, e Coentrao. Proprio lui (5’) fa swegnare Benzema, scattato però sul filo del fuorigioco. Secondo gol annullato al Real Madrid per la stessa ragione. Fiorentina un po’ schiacciata. Borja Valero e Pizarro provano a metterci una pezza e a far ripartire la squadra-

MARCOS ALONSO – Anche Montella fa i cambi. Escono Mario Gomez e Aquilani, sostituiti da Ilicic e Brillante. Un attimo dopo, pare incredibile, la Fiorentina va in vantaggio con Marcos Alonso, ex della cantera del Real e anche lui, come Borja Valero, scartato e ceduto dopo il debutto fra i grandi. Sul suo tiro c’è una deviazione leggera ma la paternità del gol è tutta sua. Fiorentina avanti. E potrebbe addirittura andare sul 3-1 se Navas non riuscisse a fare una paratona su Vargas. Poi siparietto. Entra inm campo un tifoso del Real vestito di tutto punto come Ronaldo. Ma il fisico è diverso. Lo buttano fuori: ma fra gli applausi. La Fiorentina sta attenta a non prendere il gol del pareggio, ma Montella fa sostituzioni a raffica. Debutta perfino il giovane Gigli, pochi istanti di gloria anche per lui. Cinque i minuti di recupero: che i Galacticos non sfruttano. E perdono. Vittoria della Fiorentina. Vendicata la sconfitta ingiusta della finale di Coppa dei campioni del 1957? Moralmente sì. E’ vero che il Real Madrid non si scompone troppo per questa sconfitta, come per altre amichevoli Oltreoceano. Ma la soddisfazione per averlo battuta, la Fiorentina la può sfoderare tutta.

FORMAZIONI

FIORENTINA: Neto, Tomovic (nel st dal 39’ Piccini), Gonzalo Rodriguez (nel st dal 41’ Hegazi), Savic, Marcos Alonso (nel st dal 39’ Pasqual), Aquilani (nel st dal 23’ Brillante), Pizarro (nel st dal 31’ Wolski)­­­­­­, Vargas (nel st dal 39’ Lazzari), Borja Valero (nel st dal 45’ Gigli), Babacar (nel st dal 31’ Bernardeschi), Gomez (nel st dal 23’ Ilicic). All.: Vincenzo Montella

REAL MADRID: Keylor Navas, Arbeloa (nel st dal 28’ Pacheco)­­­, Varane (nerl st dal 28’ Sergio Ramos), Nacho, Marcelo (nel st dal 1’ Kroos), Khedira, Illarramendi (nel st dal 28’ Medran), Xavi Alonso (nel st dal 1’ Coentrao)­­­, Di Maria, James Rodriguez (nel st dal 1’ Carvajal), Cristiano Ronaldo (nel st dal 1’ Benzema) . All.: Carlo Ancelotti

Arbitro: Daniel Stefanski (Polonia)

Marcatori: nel pt al 3’ Cristiano Ronaldo; al 26 Gomez; nel st al 24’ Marcos Alonso

Ammoniti: Savic

Spettatori: 40 mila circa


Bennucci

Sandro Bennucci

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