Turismo, Toscana: la Regione prolunga fino al 15 ottobre la stagione balneare
FIRENZE – Cambia il clima, cambiano (forse) le abitudini. E si adeguano le leggi. Ecco perchè, per effetto del tempo mutevole, sarà prolungata fino al 15 ottobre la stagione balneare in Toscana. Al provvedimento sta lavorando la Regione che lo renderà ufficiale con una delibera che verrà approvata dalla giunta lunedì prossimo, 25 agosto.
Sul governatore, Enrico Rossi, e sull’assessore al turismo e al commercio, Sara Nocentini, hanno premuto le categorie economiche, soprattutto Confesercenti e Confcommercio, che hanno manifestato il disagio, soprattutto dei gestori degli stabilimenti balneari di tutta la costa, dalla provincia di Massa Carrara alla Versilia, alle province di Livorno, Pisa e Grosseto, per un’estate fin qui grigia e fredda, capace di devastare tutte le aspettative.
Da questo punto di vista, cioè sulla possibilità di prolungare le vacanze, un passo avanti era stato compiuto con l’approvazione del calendario scolastico (30 marzo 2014) che ha fatto slittare il primo suono della fatidica campanella al 15 settembre. L’anno scorso, invece, i ragazzi tornarono sui banchi una settimana prima. Questo provvedimento (vedi FirenzePost sul calendario scolastico 2014-2015) era stato salutato come un atto di buon senso, soprattutto in un periodo di crisi, dove anche una settimana in più di vacanza, i n bassa stagione, può voler dire affari per i gestori ma anche squarci d’occupazione in più per il personale stagionale.
LUGLIO – Il cattivo tempo di luglio 2014 (il più piovoso dal in assoluto dal 1916), che ha falcidiato le presenze sulle spiagge, ha fatto chiedere a esponenti di organizzazioni di categoria (come Massimo Biagioni, segretario generale di Confesercenti Tioscana) e ad alcuni sindaci (in prima linea Umberto Buratti del Forte dei Marmi, che in questi giorni ha un ospite eccellente: il premier Matteo Renzi) di prolungare la stagione. O addirittura di far slittare al primo ottobre (come una volta) l’apertura dell’anno scolastico. Difficile che questa ipotesi venga accolta anche perché ci sono famiglie che aspettano il ritorno a scuola perché non hanno nessuno che possa badare ai loro figli. Ma l’idea di prolungare la stagione balneare è comunque una possibilità concreta, che la Regione da sola può decidere, nonostante il parere contrario di qualche gestore (opposizioni, per esempio, si starebbero levando dalla provincia di Pisa).
DELIBERA – Perché le opposizioni? E in che costa consiste, concretamente, il prolungamento della stagione balneare attraverso una delibera? Semplice: la Regione ha il compito di fissare l’avvio e la fine del periodo (ora è dal 15 giugno al 15 settembre) in cui devono essere assicurati i servizi essenziali sulle spiagge. Per esempio la presenza dei bagnini, la ristorazione, eccetera. Se il periodo viene prolungato, appunto al 15 ottobre, i gestori devono provvedere a questi servizi per un mese in più. C’è chi interpreta questa aggiunta come un’opportunità per migliorare un bilancio dell’estate 2014 fin qui magro, e chi, invece, lo vede coma una penalizzazione perché deve mantenere in servizio il personale oltre il tempo preventivato.
INCOGNITA – Dopo un luglio e un agosto così avaro di sole e di caldo, i climatologi pensano che settembre e ottobre possano essere decisamente migliori, e in grado di offrire i tempi supplementari di un’estate fin qui avara nei mesi “regolamentari”. Naturalmente sono intuizioni, basate soprattutto sul calcolo delle probabilità, perché le previsioni del tempo sicure non abbracciano un arco temporale tanto lungo. Allora? Diciamo che la Regione e i balneari fanno una scommessa: e incrociano le dita nel disperato tentativo di vincerla.