Toscana, allarme cetacei: 14 spiaggiati dall’inizio dell’anno
FIRENZE – Ogni volta che compare sui titoli dei giornali la notizia del ritrovamento di un cetaceo, ossia di una delfino o di una balena, su una delle nostre spiagge finisce sempre per suscitare un senso di commozione e dispiacere. Dall’inizio dell’anno sono stati ben 14. L’ARPAT, l’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana, minimizza, sostiene che «il numero fino ad oggi registrato è piuttosto esiguo se paragonato a quello dello scorso anno in cui si registrò una moria eccezionale soprattutto della specie Stenella striata un cetaceo appartenente alla famiglia dei Delfinidi». Ma un cetaceo spiaggiato fa sempre notizia. E stringe il cuore.
Si trattò, lo scorso anno, di un numero elevato, ben 26 esemplari su un totale di 43 spiaggiamenti. Gli eventi registrati, quest’anno, a partire dal mese di gennaio sono invece in linea con la media annua per quelli che riguardano le nostre coste e che è calcolato sui 16 esemplari all’anno. Tra i mammiferi ritrovati spicca il maggior numero di individui appartenenti alla famiglia dei delfini. Si tratta di 14 eventi di spiaggiamento di cui la metà si è verificata nell’arco di due mesi, luglio e agosto, dovuti probabilmente in questo periodo in concomitanza con fenomeni di maltempo e forti mareggiate. I veterinari della sezione di Pisa dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana ha provveduto ad esaminare i corpi dei cetacei per comprendere le acuse della mortalità. Alcuni risulati «indicherebbero che l’epidemia di morbillivirus rilevata nel corso del 2013 si e’ arrestata; infatti una sola stenella e’ risultata positiva per questo virus. Gli altri delfini analizzati (5 tursiopi) sono invece risultati tutti negativi al morbillivirus, mentre altri esami di laboratorio sono attualmente in corso». E non solo. Alcune morti sono da ascrivere a cause traumatiche come per annegamento, per un esemplare rimasto accidentalmente intrappolato nelle reti dei pescatori, ed uno per trauma cranico da probabile collisione con un natante.
Il mare della Toscana ospita il Santuario dei cetacei Pelagos, e per questo motivo la Regione nel 2007 ha dato vita all’ Osservatorio Toscano Cetacei e tartarughe marine (OTC). Tra le attività dell’OTC anche quella di registrare ed archiviare tutti gli avvistamenti, spiaggiamenti e la cattura accidentale di cetacei e tartarughe marine lungo le coste al fine di trasmetterli alla Banca Dati nazionale sugli Spiaggiamenti.