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Uno dei momenti più importanti della fecondazione artificiale al microscopio elettronico

Eterologa, Firenze: a Careggi duecento coppie in lista d’attesa per la fecondazione

Uno dei momenti più importanti della fecondazione artificiale al microscopio elettronico

FIRENZE – All’ospedale di Careggi a Firenze è boom di richieste per la fecondazione eterologa. Liste d’attesa da duecento coppie. La regione Toscana ha scelto di farsi pioniera nell’introduzione di questa pratica in Italia. Parla la prima coppia che ha fatto la visita iniziale del percorso di fecondazione. Vengono da Scandicci, 45 anni lui, 44 lei: «Ci hanno fatto una visita, prelevato il sangue e sottoposto a una lunga serie di domande», rivela lei. «Ci hanno dato tanti altri esami da fare, non sappiamo come andrà a finire. Speriamo bene. Appena abbiamo letto di questa possibilità sui giornali abbiamo chiamato. Abbiamo già fatto due tentativi di fecondazione omologa, purtroppo senza successo». Naturalmente è presto per sapere se la nuova tecnica consentirà loro di avere l’atteso figlio..

COSTI- Un ticket da cinque o seicento euro e il gioco è fatto, per le coppie toscane. Chi viene da fuori invece pagherà tremila euro. Poco a confronto degli ottomila necessari per lo stesso trattamento effettuato in Spagna, paese molto in voga per il turismo riproduttivo. «Prima avevamo pensato anche a un viaggio all’estero, ma è troppo costoso, non possiamo affrontarlo», commenta la donna di Scandicci, reduce dalla visita. Insieme a lei, tocca ad altre sette coppie, che ogni giovedì si recheranno a Careggi per le visite preliminari. Cinque toscane, una campana, una laziale ed una lombarda. Il calendario al dipartimento di ostetricia e ginecologia è pieno fino a febbraio; in ospedale pensano di raddoppiare i turni.

ATTESA- C’è bisogno ancora di tempo per le nuove coppie che vorranno trovare spazio a Careggi, perché «la Banca del seme è vuota, ci stiamo preparando, credo che possiamo essere pronti per la prossima primavera», dice il dottor Mario Maggi, direttore della Banca regionale. «Noi siamo pronti a partire, i tempi saranno rapidi ma non rapidissimi. Aspettiamo gli ultimi chiarimenti da parte di regione e Asl per il reclutamento dei volontari».

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