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Operazione della Guardia di Finanza alla periferia di Firenze

Firenze: domiciliari per Guccio Gucci, nipote del fondatore della maison (con la quale non ha però nessun legame)

Arezzo, la Guardia di Finanza ha scoperto 130

FIRENZE – È agli arresti domiciliari da ieri sera 9 settembre l’imprenditore Guccio Gucci, 55 anni, pronipote del fondatore celebre maison di moda (con la quale non ha alcun rapporto diretto). È accusato di bancarotta per 800.000 euro e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte per 400mila euro.

La misura cautelativa gli è stata notificata dalla Guardia di Finanza di Firenze, in esecuzione a quanti disposto dal Gip del Tribunale di Firenze Paola Belsito, su richiesta del pm Christine Von Borries.

Con lo stesso provvedimento, è stato disposto anche il divieto temporaneo di amministrare e dirigere società giuridiche ha disposto, a carico di Sergio Moroni, 54 anni originario della provincia di Perugia, considerato un «prestanome» di Guccio Gucci.

Si tratta in pratica dell’epilogo penale della vicenda venuta alla luce nel dicembre 2013, con il sequestro cautelativo eseguito dalla Finanza di beni per 400.000 euro di proprietà dei fratelli Alessandro e Guccio Gucci, a quel tempo indagati per i reati tributari di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e omesso versamento di ritenute certificate.

Tutto fa riferimento alla società «Esperienza srl» di Scandicci, operante nel settore della pelletteria di lusso con marchio «To Be G», dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze nel dicembre 2013. Svolgeva un fatturato di circa 1,5 milioni con la produzione anche di borsette di nicchia, alcune delle quali in passato dedicate a Michelle Obama e a Kate Middleton, nuora della regina Elisabetta. Da qui il nome dell’operazione della Finanza chiamata «Bags Queen».

Le indagini avrebbero accertato che i due imprenditori decidevano di uscire fittiziamente dalla società Esperienza srl, prima nominando il prestanome Moroni, quale amministratore della società, cedendogli poi simulatamente anche le rispettive quote della S.r.l. e trasferendo la sede societaria da Scandicci a Perugia. Sulla base della complessiva situazione debitoria, il pm titolare delle indagini avanzava al Tribunale di Firenze, istanza di fallimento, che veniva accolta dal Giudice Delegato con provvedimento del 27 dicembre 2013 con il quale veniva dichiarato il fallimento della società. I successivi sviluppi investigativi condotti dai finanzieri del Gruppo di Firenze consentivano di far emergere a carico di Guccio Gucci e del Moroni, condotte di bancarotta fraudolenta per distrazione di beni mobili, disponibilità liquide e rimanenze, per complessivi 800.000 euro. Da qui le misure cautelari di oggi.


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Sandro Addario

Giornalista

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