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Il bassorilievo Memento dello scultore Roberto Ciabani

Firenze: 11 settembre. In ricordo delle Torri Gemelle donato un bassorilievo alla Questura

Lo scultore Roberto Ciabani durante la presentazione. Con lui da sinistra Sergio Tinti e il questore Raffaele Micillo
Lo scultore Roberto Ciabani durante la presentazione. Con lui da sinistra Sergio Tinti e il questore Raffaele Micillo

FIRENZE – Un bassorilievo che ricorda la tragedia dell’11 settembre è stato donato alla questura di Firenze, nel giorno del 13° anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle, da parte dell’artista fiorentino Roberto Ciabani. Si chiama «Memento», un’opera realizzata in vetroresina e foglia di rame in otto pannelli, ispirato alla tragedia delle Torri Gemelle. Una tragedia vissuta assai intensamente dall’artista che ha sempre sentito un forte legame con gli Stati Uniti, paese dove ha vissuto, studiato e lavorato e ove poco più che ventenne ha avuto il privilegio di realizzare in California un monumento a J.F.Kennedy. Un legame che non si è mai interrotto e che anzi è stato bruscamente messo in rilievo quell’11 di settembre.

Gli amici, i sentimenti, la tragedia della gente, tutto ciò è diventato qualcosa di urgente da esprimere, da materializzare in un’opera, per esternare la disperazione e l’angoscia interiore. La serie di formelle testimonia l’avvicinamento degli aerei alle due torri, l’impatto, la distruzione, il caos, una sequenza spezzata dall’orrore. Un orrore che assume il volto archetipo del Male, il Drago, figura che si sovrappone agli aerei e precipita la città nel panico. Sull’ultimo pannello ecco la scritta «Never again» Mai più, che vuole essere insieme una promessa e una speranza.

CIABANI – «Questo mio lavoro è nato dal senso di sbigottimento che mi prese quando vidi, in diretta alla televisione, l’attacco alle Torri Gemelle. Inizialmente ho pensato che stessero trasmettendo un film di fantascienza salvo rendermi conto che quello che stavo vedendo era la cruda realtà. Sempre in diretta ho seguito con sgomento l’aereo mentre colpiva la seconda torre e poi l’angoscia del collasso totale delle strutture, simbolo nel mondo di New York e degli Stati Uniti. È nato così il primo degli otto pannelli che compongono il bassorilievo, probabilmente uno dei più drammatici. Questa prima scultura rappresentava solo la mia urgenza di testimoniare con il mio lavoro un momento buio per tutta l’umanità. Fu solo in un secondo tempo – conclude l’artista- quando recuperai la mia razionalità, che cominciai a pensare a qualcosa di più importante che rappresentasse un riassunto organico dell’accaduto. Fu così che nacquero gli altri pannelli».

COLLOCAZIONE – Il saluto della Sezione Anps di Firenze è stato dato dal presidente Sergio Tinti, che ha sottolineato tra l’altro i forti legami di amicizia e di solidarietà tra i poliziotti fiorentini e il Nypd (New York Police Department). Quindi l’intervento conclusivo del questore Raffele Micillo che nel ringraziare caldamente l’artista- da sempre vicino alla grande famiglia della Polizia- gli ha preannunciato la sua intenzione di far collocare l’opera presso la Sala Operativa della Questura. «Non credo che avrei potuto ambire – ha risposto Ciabani – a una collocazione più consona per questo mio lavoro. Essere collocato nel luogo dove hanno radici la nostra sicurezza e la nostra protezione dal male è andato al di là di ogni aspettativa per coerenza e prestigio». L’incontro si è concluso con la benedizione della formella da parte del Cappellano della Polizia di Stato don Rosario Palumbo.

[S.T.]

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