Jyrki Katainen, commissario Ue, replica a Renzi: «Non siamo maestrini»
Milano – «Alla Commissione europea non siamo maestri, siamo collaboratori. Stiamo solo valutando quanto i singoli Paesi stiano rispettando le promesse e gli impegni che hanno preso nei confronti degli altri Stati membri». Così Jyrki Katainen, commissario uscente agli Affari Economici dell’Ue e futuro vicepresidente della Commissione, risponde, a margine di una conferenza stampa a Milano al termine della riunione dell’Eurogruppo, al presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, che non intende prendere lezioni dall’Europa. Un altro bel colpo alla supponenza del nostro primo ministro. Katainen, gradito alla cancelliera tedesca Angela Merkel, diventerà vicepresidente della Commissione con delega all’Occupazione e agli investimenti, diventando in pratica il coordinatore di tutti i portafogli economici del nuovo esecutivo comunitario, che si insedierà il primo novembre. E nel merito della situazione europea ha aggiunto: «In Europa occorre dare priorità agli investimenti, ma servono riforme che rafforzino la competitività, giacché i nostri problemi sono di natura più strutturale che ciclica, anche se ci sono fattori di natura ciclica».