Fiorentina sterile anche con il Genoa: 0-0. Flop Gomez. Ma nemmeno la coppia Babacar-Bernardeschi partorisce un gol. Pagelle
FIRENZE – Soffre di sterilità, la Fiorentina. Non riesce a partorire lo straccio di un gol da 180 minuti, nel nuovo campionato. E qui non è prevista l’eterologa: o lo fai da sola o non diventi mamma di una bella bambina che si chiama vittoria. Senza Pepito, sembra di essere precipitati nel tunnel dell’anno scorso. Perché Mario Gomez, almeno per ora, è impresentabile. Un centravanti boa di quelli d’una volta, con l’aggravante di non essere agile e di farsi anticipare sempre. Si aiuta spesso con i gomiti e subisce le punizioni contro. Sbaglia molto, Marione. Soprattutto si mangia una grande occasione dopo un quarto d’ora, arrivando male, forse inciampando, su un assist preciso di Aquilani. Montella lo sostituisce nella ripresa, anche intuendo gli umori dello stadio. Ma nemmeno Bernardeschi, in tandem con babacar, trova lo spiraglio vincente. E nemmeno Ilicic che subentra poi a Babacar. Ecco, qui forse Montella non ha avuto pazienza: tenere Babacar e Bernadeschi insieme, vada come vada, per tutto il resto della partita avrebbe fatto crescere il suo voto in pagella. Che invece resta uno striminzito 6 di stima.
Giudizio negativo anche per Borja Valero, capace di correre e dare spinta ma sciupone quando gli sono capitati almeno due palloni d’oro. Lento Pizarro. Un po’ meglio Aquilani, da 7 nel primo tempo, da 6 meno nella ripresa. E Cuadrado? Avranno vita facile, domani, i dirigenti della Fiorentina, quando discuteranno il rinnovo del suo contratto. Il suo nome ha roteato per tutta la campagna acquisti, ma il suo debutto in campionato è stato fumoso. Un solo merito: quello di essere stato bravo a provocare Roncaglia, costringendolo alla doppia ammonizione e a farsi espellere. Ma la Fiorentina non ha saputo approfittare della superiorità numerica. Allora? Non buona la prima. La speranza? Che intanto sappia tornare al gol, la Viola, giovedì con i francesi del Guincampo, in Euroleague.
TOMOVIC – Fa caldo, forse troppo per essere a metà settembre. Uno striscione della Fiesole saluta Alfredo Martini, il ct del ciclismo. Un uomo vero. La formazione viola? Dal suo punto di vista, Vincenzo Montella va sul sicuro. A parte Brillante, poco presentabile dopo l’erroraccio di Roma, dà fiducia ai reduci dall’Olimpico. Quindi ancora in squadra Tomovic, in attesa di Richards e, a sinistra, Marcos Alonso. Davanti ancora Babacar ad affiancare Gomez e Cuadrado, che però sta qualche metro più indietro alle due punte vere. Nel Genoa c’è Roncaglia, vecchia e diciamo pure cara conoscenza viola. Davanti non c’è l’altro ex, Matri, al quale Gasperini ha preferito Kucka per affiancare Pinilla.
GOMEZ – Fiorentina subito all’attacco. Borja Valero si procura un ottimo pallone (3’) entra in area ma al momento del tiro pare quasi pietà di Perin e … praticamente gli passa la palla. Forse inciampa, ma la conclusione è un passaggio al portiere genoano. Che poco dopo (7’) deve uscire di pugno per anticipare di nuovo Borja Valero, molto attivo ma poco pungente. Ma la Fiorentina perde l’occasionissima al 15’. Ottimo spunto di Aquilani sulla destra che pennella un cross magnifico per Gomez a due passi da Perin. Marione ci arriva male, forse scivola, fatto sta che non riesce a tirare permettendo a Burdisso e al portiere di salvarsi alla meglio. Peccato. E … ripeccato due minuti dopo, quando, ancora Aquilani, fa partire Borja Valero da solo, pallone a destra per Cuadrado che entra in area e tira … in fallo laterale. Ahi Fiorentina: sbagli troppo! Non a caso, vedendo che davanti non trovano la porta, ci prova Savic (21’) da una trentina di metri: il pallone vola altissimo.
BORJA – Montella si accorge che bisogna correggere qualcosa e inverte i compagni di linea di Gomez: Cuadrado a siistra e Babacar a destra. Mossa che pare felice. Perché (26’) proprio Babacar trova un’autostrada libera, avanza tira, ma Perin respinge, irrompe Gomez, senza fortuna. Palla a Borja Valero, che manda alle stelle. Così come (29’) fa Kucka in un’azione di alleggerimento genoana: tentativo più per alleggerire la pressione che per cercare il gol. Imitato da Edenilson che approfitta di un passaggio sbagliato di Alonso per Cuadrado per partire in contropiede e sparacchiare da lontano. A proposito: Cuadrado, a sinistra, in zona Roncaglia, prova ad essere più incisivo. Qualche volta ci riesce, qualche altra no. Ma il problema vero è Gomez: somigliante a un palo piantato in mezzo all’area, in ritardo e troppo portato ad aiutarsi con i gomiti per aprirsi varchi improbabili. Ma potrebbe passare in vantaggio, la Fiorentina (39’) quando Cuadrado libera Aquilani al limite dell’area: Perin è però svelto ad anticiparlo in uscita.
BERNARDESCHI – Nella ripresa la Fiorentina prova a combattere la sterilità affondando subito. Tornato a sinistra, Babacar (1’) gioca un buon pallone ma la conclusione è di un metro alla sinistra di Perin. Risultato? Una fiammata che si spenge presto. Così Montella prende il coraggio a quattro mani e fa la sostituzione che, in fondo, tutto lo stadio aspettava: fuori Gomez, ormai più fermo del palo della bandierina, e dentro Bernardeschi. Attacco inedito: Ba-Be. L’effetto si vede, anche se non è felicissimo. La manovra acquista brio. Aquilani strappa la palla, proprio dai piedi di Bernardeschi, trova un varco, va davanti a Perin e … lo grazia: tiro respinto a mani aperte. Quindi contropiede genoano: Edenilson scavalca la difesa viola con un pallonetto per Pinilla che si esibisce in una rovesciata a tu per tu con Neto. Bel gesto tecnico, ma palla alta. Gasperini sembra non perdonarlo perché, un attimo dopo, lo sostituisce con Matri. Salutato da bordate di fischi. Logico: non ha lasciato un buon ricordo a Firenze. Il suo mezzo campionato in viola fu un disastro. Fiorentina di nuovo avanti a testa bassa. Non sfonda. Alonso (23’) ci prova invano da 27-28 metri.
RONCAGLIA – Montella fa la seconda mossa: fuori Babacar, che finisce solo per fare a sportellate con Roncaglia e De Maio, e dentro Ilicic. Però le sportellate non finiscono: Roncaglia brutalizza Cuadrado. L’aveva già fatto nel primo tempo rimediando l’amminizione. Stavolta è rosso. Ciao Facundo. Applausi per lui mentre esce dal campo a testa bassa. Firenze non è ingrata. Anche perché ora, con il Genoa in dieci, spera che la Fiorentina possa trovare una breccia. Edenilson viene arretrato a terzino da Gasperini e non spinge più. Nuova contromossa di Montella: in campo Pasqual, reduce dalle belle prestazioni in azzurro e negli spogliatoi Savic. Gasperini ribatte: dentro Rosi e via Perotti. Che esce trotterellando e viene ammonito: giustamente. Non si può perder tempo in maniera così plateale. Quindi l’assalto finale: Gonzalo sfiora la traversa. Bernardeschi non sfonda in mischia con Perin. E Pizarro sparacchia alto. I tre minuti di recupero volano via. Insieme al sogno di vincere la sterilità e conquistare la prima vittoria stagionale.
[table id=39 /]
pierluigi
Giusto resoconto del fortissimo Sandro.
Non vorrei, tra qualche domenica, assimilare Marione al Tanque Silva, ma le premesse per ora ci sono.
Spero che si possa verificare la profezia di Andrea Della Valle per quanto riguarda il terzo posto, ma se il buondì si vede dal mattino………….
Forza Viola.