Tasse: in Francia Imu e Tasi si pagano senza vessazioni. L’avviso recapitato a un italiano con casa a Parigi
PARIGI – Proprio nel momento in cui gli italiani sono impegnati nei rebus di quanto e come pagare Tasi, Imu e tasse varie, un mio amico ha ricevuto l’avviso di pagamento dell’imposta locale francese, essendo proprietario di un appartamento a Parigi. Il fisco transalpino applica agli immobili una sola imposta, che comprende sia il tributo corrispondente all’Imu che quello sui rifiuti solidi urbani da pagare in percentuali diverse a comune e provincia. L’avviso è stato recapitato con un’ elegante busta trasparente, con il logo della Repubblica francese.
Gli importi erano chiaramente indicati, suddivisi per ammontare e per ente beneficiario delle tasse, e risultavano peraltro abbastanza elevati, più che in Italia.
E infine il sistema di pagamento, quello che Renzi vorrebbe estendere anche in Italia. Il fisco in Francia chiede direttamente al contribuente come vuole pagare l’imposta, se con il metodo fai-da-te, o attraverso un professionista, oppure se si fida e lascia allo Stato il compito di determinare la cifra. In tal caso il ministero delle finanze, salvo opposizione del contribuente, calcola e preleva l’ammontare della tassa direttamente dal conto corrente dell’interessato. Che paga, certamente, ma non ha l’assillo di presentare dichiarazioni, andare alla posta o in banca per effettuare il versamento (anche se in Italia è possibile farlo on line), ma comunque è assoggettato sempre a qualche fastidioso adempimento solo per compiere un dovere civico.
Dunque in questo modo in Francia le tasse si pagano forse più volentieri, non essendoci vessazioni burocratiche supplementari, che spesso fanno imbestialire noi italiani più dello stesso obbligo del pagamento. E per questo ci sono anche probabilmente meno evasori. Ma Renzi, nei suoi mille giorni, ha promesso di porre rimedio anche a questo.