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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2014%2F09%2FChiostro Di Santa Verdiana Ph.Marco Fabri

Firenze: i Krypton e l’Università «sfondano» a Santa Verdiana

Chiostro di Santa Verdiana
Il chiostro di Santa Verdiana

FIRENZE – Non si può dire che non sia d’impatto la performance «Demolizione», ideata dal Teatro Studio Krypton per inaugurare «Nel chiostro delle geometrie» (Piazza Annigoni, sabato 20 settembre alle 21.30): sotto la regia di Giancarlo Cauteruccio, operai e macchine edili sfonderanno il muro che separa la piazza dal complesso di Santa Verdiana, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze. Gli studenti saranno i primi a fruire della breccia per entrare nel chiostro, seguiti dal pubblico.

Semi-sconosciuto ai fiorentini, l’antico chiostro del monastero (poi carcere femminile, prima di passare all’Università) è di una bellezza ragguardevole, con gli alberi di magnolia al centro del colonnato. In questo spazio, ricco di fascino e storia, Cauteruccio allestisce l’installazione «Trees and Places», analizzando la relazione tra gli elementi naturali e gli elementi architettonici e leggendola con la luce, il suono e l’immagine per comporre un ambiente di contemplazione e percezione poetica.

Per tutta la settimana successiva il complesso di Santa Verdiana sarà aperto ogni sera fino alle 23.30, con eventi teatrali e letture di poesia con accompagnamento musicale. Tutti gli eventi sono a ingresso libero.

«Nel chiostro delle geometrie» è un composito progetto/laboratorio di teatro-architettura realizzato da Teatro Studio Krypton e Dipartimento di Architettura dell’università di Firenze (Dida), diretto dal professor Saverio Mecca; conclusa la rassegna di eventi serali, rimarrà poi un laboratorio permanente di cui saranno protagonisti gli studenti del Dipartimento (che ne potranno ricavare un esame da ben 12 crediti). L’intento è duplice: riportare all’interno del Dipartimento di Architettura la cultura artistica (la cui presenza non è poi così scontata) e instaurare un rapporto continuo fra università e città, con l’idea di reiterare anche le aperture serali fino alle 23.30, anche affidando agli studenti la comunicazione spettacolarizzata della loro scienza. Il progetto prelude difatti all’apertura, entro il 2016, di un nuovo spazio teatrale nella chiesa di Santa Verdiana, in stretto collegamento con il progetto artistico che la compagnia Krypton attua al Teatro Studio di Scandicci.

Ecco il cartellone offerto per questa prima settimana sperimentale:

20 settembre ore 21.30 – Piazza Annigoni: «Demolizione», performance a cura di Teatro Studio Krypton. Apertura di un varco nel muro che separa Piazza Annigoni dal complesso di Santa Verdiana (in vista della costruzione del nuovo ingresso progettato dall’arch. Alberto Breschi); ambiente/installazione Trees and Places di Giancarlo Cauteruccio.

22 settembre ore 21.30 Suoni di architettura: «Umanzuki». Tre giovanissimi musicisti interpretano lo spazio architettonico del chiostro

23 settembre ore 21.30 Uno sguardo teatrale sulla città metropolitana: «La Signorina Metrò», lettura di Patrizia Schiavo, drammaturgia originale partecipata di Enzo Fileno Carabba. Dopo aver interrogato varie persone su “cosa ne pensi della città metropolitana?” e manipolato gli spunti raccolti, Carabba ha scritto la storia in cui racconta di una città metropolitana giovanissima, appena nata, che va in giro facendo domande a coloro che la abitano per capire chi è.

24 settembre ore 21.30 La città immaginaria: «Duna, la città», reading del poeta Franco Dionesalvi; colonna sonora live di Gianfranco De Franco. Si narra di una città immaginaria e archetipica, Duna, in cui gli abitanti conducono un’esistenza rispettosa della natura e dagli intensi contenuti spirituali. Un omicidio commesso opera un ribaltamento che da una democrazia alla maniera delle antiche polis degrada in una dittatura rozza e grottesca. Una riflessione politico-filosofica sulla città, sul potere e sulle strade che l’energia spirituale sa imboccare per rintracciare un senso più alto delle cose.

25 settembre ore 21.30 Raccontare l’architettura: «L’assassinio dell’archistar», la vera storia dell’architetto Stanford White raccontata da Francesco Dal Co. Una narrazione lunga più di un secolo in cui la piazza è protagonista e scenario. Attorno agli edifici sorti e scomparsi dal suo skyline si muovono uomini e donne della controversa borghesia americana del Novecento: Stanford White, il progettista del Madison Square Garden, Henry Thaw e Evelyn Nesbit. L’architetto, il suo assassino e la donna più bella di New York, ai primi del secolo scorso.

26 settembre ore 21.30 Poesia dell’architettura – architettura del poema: «Archi severi tra sfiorir di fiori», reading dei poeti Paolo Iacuzzi e Davide Rondoni. Da Campana dei “Canti Orfici” a Sebald di “Austerlitz”, la vertigine dell’architettura è stata al centro della poesia-racconto del Novecento. Tra estetica ed etica in rapporto all’architettura esiste forse una terza via che da Le corbusier e da Michelucci non scinde l’architettura costruita dal poiein del segno grafico-pittorico che la pensa. I due poeti sceglieranno dalla loro produzione poetica pagine ispirate all’architettura e alla città.

INGRESSO Il 20 settembre l’ingresso per assistere alla performance di inaugurazione sarà da piazza Annigoni, nelle serate successive l’ingresso sarà da piazza Ghiberti, 27 (gli eventi saranno tutti nel chiostro).

Info 055 7591591 – info@teatrostudiokrypton.it www.teatrostudiokrypton.it

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