Skip to main content
Natale 2025
Pablo Picasso, Testa di cavallo. Schizzo per “Guernica” 2 maggio 1937, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.

Firenze, Picasso tutto da scoprire: apre la mostra a Palazzo Strozzi

Pablo Picasso, Studio per la composizione di “Guernica” (VII) 9 maggio 1937, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.
Pablo Picasso, Studio per Guernica

FIRENZE – Dal 20 settembre 2014 al 25 gennaio 2015 Palazzo Strozzi offre ai visitatori un nuovo sguardo sull’opera di Pablo Picasso, uno dei grandi geni dell’arte del ‘900. La mostra, intitolata «Picasso e la modernità spagnola», offre per la prima volta al pubblico italiano la possibilità di ammirare i disegni preparatori del celeberrimo dipinto «Guernica» del 1937. L’esposizione è stata curata da Eugenio Carmona, professore ordinario di Storia dell’arte all’Università di Malaga, e ripercorre il periodo tra il 1910 e il 1963, attraverso le opere di Picasso ma non solo. Sono visibili opere di altri artisti spagnoli fra i più grandi, come Juan Gris (1887 – 1927), Salvador Dalì (1904 – 1989), Juan Mirò (1893 – 1983), Maria Blanchard (1881 – 1932).

Nell’esposizione, che abbraccia un periodo di tempo tanto ampio, rimane però forte la presenza di Picasso. Una delle perle offerte ai visitatori è certamente la stanza dedicata ai disegni preparatori per la «Guernica». L’opera, che fu al centro del padiglione spagnolo in occasione dell’Esposizione Internazionale tenutasi a Parigi nel 1937, fu commissionata a Picasso dal governo della Repubblica socialista in piena guerra civile contro i franchisti. La città di Guernica fu bombardata il 26 aprile 1937 da uomini della Luftwaffe nazista e dell’aviazione fascista italiana.

Il dipinto di Picasso vuole racchiudere in sé un forte senso di rivolta e di sdegno verso la violenza della guerra. Il maestro prese in affitto uno studio a Parigi per realizzare il suo capolavoro, una grande tela di 3 metri e mezzo per quasi 8 metri. I disegni preparatori dell’artista furono molti e carichi di una grande intensità che si sarebbe moltiplicata e resa più intensa nella composizione finale. L’opera dopo l’esposizione iniziò un viaggio, una sorta di tourneé attraverso l’Europa e gli Stati Uniti al fine di raccogliere fondi prima per la causa repubblicana e in seguito per gli spagnoli fuggiti all’estero. Nel 1939 giunse a New York dove a causa dell’inizio della guerra si fermò fino al 1953. Continuò poi fino al suo definitivo ritorno in Spagna, a Madrid, solo nel 1981 e dal 1992 è conservata presso il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia.

Picasso e la modernità spagnola
A cura di Eugenio Carmona
Palazzo Strozzi – Firenze
20 settembre 2014-25 gennaio 2015
Orario: tutti i giorni 10.00-20.00, Giovedì 10.00-23.00. Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Info:T. +39 055 2645155 – www.palazzostrozzi.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP