Montella contento ma onesto: «Meno belli del solito, però contava vincere»
FIRENZE. La prima vittoria in campionato della Fiorentina è arrivata anche grazie a un po’ di fortuna. Il primo a saperlo è probabilmente Vincenzo Montella, che davanti ai giornalisti non ha problemi ad ammetterlo. «Abbiamo vinto oggi, ma in altre circostanze avevamo giocato molto meglio».
COESIONE. «L’Atalanta – aggiunge il tecnico – magari meritava anche qualcosa in più ma negli ultimi minuti la squadra si è compattata. E’ stata una vittoria molto sofferta ottenuta nonostante diverse assenze. E d’altra parte le caratteristiche dei giocatori determinano il modo di gioco. E’ chiaro che senza Borja Valero e Pizarro devi esprimerti in modo diverso»
CUADRADO. Se poi anche Gomez e Cuadrado giocano sotto la sufficienza, è chiaro che vincere diventa anche più difficile. «Cuadrado – spiega Montella – per noi è fondamentale perché crea superiorità. Magari non è totalmente sereno, ha un limite: deve imparare a gestire le situazioni di gioco ma sono sicuro che ce la farà. E comunque è così forte che altrimenti il suo valore sarebbe anche più elevato di 50 milioni».
GOMEZ. Più complicato il discorso relativo al tedesco, il suo digiuno di gol continua nonostante Montella lo tenga in campo sempre per 90 minuti. «Ma il gol di Gomez – ribatte l’allenatore – arriverà nel momento meno aspettato. In fondo lui ha giocato e la squadra ha vinto, sarebbe molto più grave se lui segnasse e la squadra perdesse».
KURTIC. Con i big lontano dal top, oltre a Neto, gran parte del merito del successo viola è stato di Jasmin Kurtic, l’autore del gol decisivo. «Sono contento – ha detto lo sloveno – per la prestazione della squadra e della vittoria. Ci siamo sacrificati tutti, sono davvero felice. L’importante è portare a casa i tre punti, non importa se la squadra gioca bene o no. C’è chi dice che non sono un giocatore di serie A ma io vado avanti a testa alta: dedico il gol alla mia famiglia, al mio procuratore ed al mio amico Ilicic». Non a caso, dopo il sinistro vincente dell’ex Torino, i due sloveni della Fiorentina hanno festeggiato con un lungo abbraccio.
PRADE’.Felicissimo, nel dopo gara, anche il direttore sportivo viola, Daniele Pradè. «Era il momento di dimostrare che abbiamo questo tipo di carattere. Abbiamo fatto una partita diversa, anche con tanti ammoniti, direi non da Fiorentina. Mi piace vedere una squadra che sa anche soffrire, che ha anche gli attributi. Si tratta di un successo davvero importante, ottenuto dopo una partenza un po’ stentata: adesso siamo di nuovo lì con tutte le altre e questo è ciò che più conta».