Genny ‘a carogna arrestato a Napoli. L’accusa: reati da stadio per la finale di Coppa Italia
ROMA – L’ultra’ del Napoli, Gennaro De Tommaso, meglio conosciuto come ‘Genny a carogna’ e’ stato arrestato dalla Digos, insieme ad altri quattro ultrà del Napoli, su richiesta della Procura di Roma. Secondo quanto si e’ appreso a De Tommaso vengono contestati reati da stadio, in relazione a quanto avvenuto in occasione della finale di coppa Italia del 3 maggio scorso. Nell’ordinanza applicativa delle misure cautelari, emessa dall’Ufficio gip del Tribunale di Roma, vengono contestati, a vario titolo, i reati di concorso in resistenza a pubblico ufficiale e altre fattispecie previste dalla normativa speciale sulle competizioni sportive, in particolare lancio di materiale pericoloso e invasione di campo, e, solo a carico del De Tommaso, divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce. Quest’ultima imputazione fa riferimento alla scritta sulla maglietta di genny, inneggiante a Speziale.
L’ordinanza è relativa a condotte criminose, ulteriori a quelle in cui ha perso la vita Ciro Esposito, che hanno caratterizzato a Roma il pre-partita della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina dello scorso 3 maggio, sia all’esterno dello stadio Olimpico, alcuni episodi di resistenza nei confronti degli operatori di polizia da parte di un gruppo di circa 100 ultras capeggiato da Gennaro De Tommaso, che all’interno dell’impianto sportivo.
In particolare viene citato l’articolo 6 bis legge 401/1989 – ‘Lancio di materiale pericoloso ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive’ e, solo a carico di De Tommaso, come detto anche all’articolo 2 bis legge 41/2007 ‘divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce’