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Toscana, agricoltura: il maltempo ha provocato 200 milioni di danni

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FIRENZE – Il maltempo ha letteralmente divorato il fatturato delle aziende agricole. L’allarme è della Coldiretti Toscana. Si parla di circa il 90% del fatturato delle aziende dell’Empolese Val d’Elsa, della Versilia. Viene giudicata “compromessa capacità finanziaria di reazione con le aziende che si sono viste aumentare da una parte i costi di gestione e produzione, e dall’altra crollare le vendite per la mancanza di prodotto da inserire nei mercati.”

Da un primo bilancio, comprendente anche la violentissima ondata di maltempo dell’ultima settimana, si stimano danni per circa 200 milioni dall’inizio dell’anno. Un 2014 che è stato caratterizzato dal luglio più piovoso di sempre e da temperature che di estivo hanno avuto bene poco. Una situazione che ha messo ko la campagna.

I danni più rilevanti nel circondario Empolese Vald’ Elsa, zona di produzione del Chianti, Vinci, Fucecchio e Cerreto Guidi, dove si sarebbe dovuta continuare la vendemmia, ma che per molti è già conclusa. Aziende come La Doccia, e Fra Lupaia sono fra queste.
“Un disastro. La vendemmia è finita ancora prima di iniziare – racconta Sara Viviani della società agricola La Doccia -. Avevamo ancora 5 ettari di uva da raccogliere. Anche per l’olio, la situazione è la stessa. La grandine è riuscita a piegare i pali di sostegno delle viti. Ad un chilometro di distanza da qui sembra di essere in un altro stato. Qui sembra che ci sia stata la guerra”.
Non dissimile la testimonoanza di Gianluca Petrucci del “Fra Lupaia” di Vinci, dove la tromba d’aria di venerdì scorso ha scoperchiato i capannoni dove erano riposti i mezzi.

“Non c’è rimasto nemmeno un grappolo da raccogliere. Sono tutti a terra, rovinati, maciullati. Non si può descrivere il dolore, la frustrazione e l’impotenza. – racconta GianLuca –. L’annata prometteva anche molto bene: gli acini erano generosi e belli, la gradazione giusta. Noi si campa con la vendita del vino. E ora? C’è rimasta unpo’ di uva bianca, raccolta nelle scorse settimane, e forse un tinello di vino. Non c’è rimasto nulla da raccogliere”.
Si sta parlando di circa 800 quintali di uva rossa che era già pronta per diventare ottimo Chianti, ma che è stata spazzata, letteralmente via in pochi minuti.

Non è andata meglio ai florovivaisti ed al settore orticolo della Versilia che pagano anche questa volta un prezzo altissimo.
“A luglio – racconta Andrea del Soldato che produce ortaggi a pieno campo – ho perso i pomodori per colpa della pioggia: sono marciti. Ora ho perso altri 7 ettari di prodotto tra bietole, zucchine e cavoli. In dieci minuti hanno spazzato via quello che rimaneva”. Durante il suo racconto Andrea spiega come la grandine abbia “maciullato” i cavoli che avrebbe dovuto raccogliere tra qualche settimana così come la bietola. “Questa volta sarà dura risollevarsi. – conclude Andrea – da gennaio ad oggi è stata tutta una rimessa. Questo tempo ci sta uccidendo”.
Stessa situazione ed anche stesso cognome. Il racconto di Maurizio del Soldato che a Massaciuccoli coltiva fiori recisi e un po’ di ortaggi: “la grandine ha staccato la testa ai crisantemi e alle viole, sfondando una parte del tetto della serra e rovinato la produzione di cavoli invernali”.

Anche a Massarosa le cose non sono state diverse. Danni da maltempo ovunque.
Per l’azienda “Volpe Virgilio” che a luglio aveva perso un’intera “partita” di insalate fresche destinate alla grande distribuzione adesso è toccato anche a cicoria e cavoli. “La grandine ha cancellato quasi 2 ettari di prossimo raccolta. – spiega Virgilio – dall’inizio dell’anno ho perso il 30% di fatturato a causa del meteo pazzo”.


Rebecca Romoli

Giornalista
rebecca.romoli@gmail.com

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