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Lavoro per i giovani: le opportunità offerte in Europa. Ecco come (e dove) presentare le domande

Unione Europea,
Unione Europea,

ROMA – Un’esperienza all’estero, di lavoro e/o formativa, è un’opportunità di crescita professionale e personale. Ma soprattutto un’opportunità, visto che in Italia i giovani non trovano lavoro e la disoccupazione è salita al 43%. Il nuovo programma per giovani imprenditori, il progetto Your First Eures Job, il Servizio Volontario Europeo o il soggiorno ‘alla pari’ sono pensati per fornire la possibilità di approfondire le nostre conoscenze e imparare lavorando in contesti differenti rispetto a quelli a cui siamo abituati.

EXTRA UE – Per tutti coloro che intendono, invece, fare un’esperienza di lavoro in un Paese extra-UE, esiste un’apposita lista degli italiani all’estero, a cui ci si iscrive direttamente da Cliclavoro, (link in calce) il portale lanciato dal ministero del Lavoro dalla quale attingono le aziende intenzionate a trasferire i propri lavoratori o assumerne di nuovi presso le proprie sedi estere, direttamente consultando i dati degli iscritti alla lista. Dal nuovo programma Erasmus+ ai voucher-lavoro che coprono i costi di viaggio e alloggio fino al volontariato (con sostegno economico). Sono tante le occasioni per conoscere contesti nuovi e stimolanti e arricchire le proprie conoscenze da spendere poi sul mercato del lavoro.
Ecco i progetti più importanti segnalati dal portale del ministero del Lavoro. Oltre a Erasmus + esistono altri programmi meno conosciuti e in particolare:

1) Erasmus for Young Entrepreneurs: Grazie ad Erasmus for Young Entrepreneurs (Erasmus per Giovani Imprenditori), aspiranti imprenditori e imprenditrici europei (a partire dai 18 anni di età), possono di lavorare, per un periodo da 1 a 6 mesi, a fianco di imprenditori già affermati nel mercato europeo, per apprendere le competenze e le strategie imprenditoriali necessarie per avviare e/o gestire con successo una piccola impresa in Europa. Il soggiorno è in parte finanziato dalla Commissione Europea, ma per saperne di più: www.erasmus-entrepreneurs.eu

2) Your First Eures Job: L’iniziativa si propone di aiutare nella ricerca di lavoro 5 mila giovani fra i 18 e i 30 anni e alimenta una banca dati di aziende in cerca di dipendenti. Your First Eures Job (YFEJ) è una delle principali azioni tese ad affrontare il problema della disoccupazione giovanile e a promuovere la mobilità professionale dei giovani nell’ambito delle iniziative di Europa 2020 Youth on the Move e Youth Opportunities. Una sorta di “Erasmus del lavoro”, come è stato definito il progetto finanziato dall’Unione Europea, che non si limita a mettere in contatto la domanda con l’offerta di impiego, attraverso l’attivazione di un database aperto ai Paesi dell’Unione, ma sostiene l’iniziativa con finanziamenti rivolti sia ai giovani (contributi per le spese di viaggio, alloggio e sussistenza) che alle imprese che assumono i giovani lavoratori.

3) Sistemazione alla pari (au pair) : Il soggiorno alla pari è una esperienza culturale e linguistica con l’obiettivo di arricchire non solo le conoscenze linguistiche, professionali e culturali attraverso una migliore conoscenza del Paese di soggiorno, ma anche di rafforzare le proprie abilità personali e interpersonali. Au pair significa vivere presso una famiglia in un paese diverso dal proprio occupandosi dei bambini o dei ragazzi appartenenti al nucleo familiare. Au pair indica una relazione “alla pari”, in quanto per il periodo di permanenza l’ospite è parte della famiglia, con uguali diritti e doveri. I diritti e doveri dell’au pair sono stabiliti dal Consiglio Europeo di Strasburgo del 1969, ratificato dall’Italia nel 1973. I diritti e doveri di entrambe le parti (au pair e famiglia ospitante) formano oggetto di un accordo scritto, concordato prima che la persona alla pari abbia lasciato il Paese di residenza. Lo scopo di tale accordo è la tutela di una particolare categoria che non appartiene né a quella di studente, né a quella di lavoratore. L’accordo stabilisce i principi da osservare in materia e le regole di condotta dettate dall’ Associazione Internazionale di Categoria (I.A.P.A.). Per tradizione l?au pair è una ragazza, ma negli ultimi tempi, soprattutto nei paesi del nord Europa e anglosassoni sono ben accetti e richiesti anche i ragazzi. Possono svolgere quest’esperienza i giovani di età compresa tra i 17 – 30 anni (l?età varia da nazione a nazione) con una conoscenza, almeno di base, della lingua del paese ospitante e con un’ottima predisposizione verso i bambini.

4) Volontariato : Il volontariato rappresenta un’ulteriore possibilità per i giovani di confrontarsi con il lavoro e la diversità, in un’ottica di crescita ben diversa, rispetto ad una classica work experience. Se sei un giovane di età compresa tra i 18 ed i 30 anni e cittadino di uno dei paesi dell’Unione Europea, puoi partecipare al Servizio Volontario Europeo (SVE) – Azione 2 del Programma Comunitario Gioventù. Il SVE consente ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo di tempo generalmente compreso tra 2 settimane e 12 mesi, lavorando come “volontari europei” in progetti locali in vari settori o aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo cooperativo, ecc. E’ previsto un contributo finanziario per spese di viaggio, vitto, alloggio, assicurazione e un pocket money settimanale o mensile (importo fisso in base al paese) a carico della Commissione Europea e delle organizzazioni partner.

Sul sito del Ministero del lavoro Cliclavoro possono essere consultate maggiori informazioni in merito a queste e ad altre opportunità:
Cliclavoro: http://www.cliclavoro.gov.it/Pagine/default.aspx

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