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Auto blu: taglio del 30%. Ma in Toscana ci sono ancora quasi 5.000 vetture di servizio

Auto blu
Auto blu

ROMA – Dopo quasi sei mesi il decreto che renderà operativa la falcidia delle auto blu ministeriali è pronto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia assicura: «II Dpcm è chiuso e prevede una attuazione rigida» dei criteri previsti nel decreto legge 66 del 24 aprile scorso.

5 AUTO – Le amministrazioni pubbliche potranno avere al massimo la disponibilità di 5 auto blu ciascuna. Ma è una cifra limite che vale solo per gli enti più grandi, dai 600 dipendenti in su. Il numero cala a 4 auto per la fascia 400-600 dipendenti, a 3 tra i 200 e i 400 addetti, a 2 auto per gli enti che hanno un organico compreso tra 50 e 200 unità, per arrivare a una sola vettura nel caso di amministrazioni da 1 a 50 dipendenti.
La stretta comunque salva premier e ministri, che potranno ancora avere l`auto esclusiva.

SPESE – Il taglio alle auto blu, comunque, non è un`invenzione di Renzi. Già nel 2011 fu previsto una riduzione del 50% sulle spese di ogni amministrazione alla voce autovetture, intesa come acquisto, manutenzione, noleggio, gestione auto o buoni taxi.

FORMEZ – E in effetti, secondo i dati del censimento periodico del Formez, in questi due anni e mezzo qualcosa è già cambiato: dal dicembre del 2011 ad agosto scorso le auto blu sono diminuite di oltre tremila unità, passando da 8.619 a 5.578, di cui 1495 in dotazione ai ministeri e loro uffici e 4083 agli enti territoriali, che anche in questo caso si confermano la maggiore fonte di spesa. Ridotte anche le vetture di servizio meno pregiate (inferiori a 1.600 di cilindrata), ma in questo caso il taglio è stato del 12% (dalle 62.020 del 31 dicembre del 2011 alle 54.571 vetture del primo agosto del 2014). In Toscana, secondo la rilevazione, ci sono ancora 207 auto blu, e 4.870 auto di servizio.

Con il decreto in arrivo il governo Renzi chiede un ulteriore giro di vite del 30%. Le autovetture in più dovranno essere vendute – cosa non proprio agevole visto il mezzo flop della famosa asta su ebay lanciata proprio da Renzi – o cedute alle Onlus.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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