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Toscana, bollette dell’acqua: le società rimborsino i cittadini che hanno pagato di più

Sui rimborsi per la depurazione, che gli enti gestori dovrebbero restituire ai cittadini entro il 30 settembre, in base a una sentenza della Corte Costituzionale di sei anni fa, si è fatta molta confusione. Tanto fumo finora utile a evitare alle aziende di rimborsare i cittadini che hanno sborsato soldi non doviti per la depurazione. Io sono convinto che occorra prorogare la scadenza per permettere a tutti di ottenere il rimborso. Ed è grave che il cittadino sia costretto a far domanda per ottenere somme che gli sono state indebitamente richieste. E incassate.

Io sapevo che sarebbe finita così. E avevo proposto un intervento della Regione. Ma credo di poter dire quanto segue. Cioè delle due una: o la giunta regionale non si è fatta efficacemente carico di quanto richiesto dal Consiglio regionale, oppure l’Autorità Idrica Toscana se ne infischia delle richieste della massima assemblea della Toscana. Consiglio Regionale. Perché nel 2012 Carraresi presentai una mozione, approvata all’unanimità, per chiedere che venisse tutelato il diritto dei cittadini a essere rimborsati delle somme indebitamente percepite, attraverso modalità semplificate di restituzione, ovvero con la restituzione diretta, pur scaglionata nel tempo, di quanto dovuto, senza necessità di far domanda, anche per venire incontro alle esigenze delle categorie più svantaggiate, anziani soli, persone prive di conoscenze informatiche, persone che in molti casi possono non venire a conoscenza dell’opportunità di richiedere il rimborso, o avere difficoltà o impedimenti a presentare domanda. E mi lamentavo che non fossero state promosse né dalle AATO, né dalle società che gestiscono il servizio idrico, né dai Comuni adeguate iniziative di informazione, sottolineando che di campagne informative sull’argomento, in varie parti della Toscana, si erano fatti carico soltanto alcuni comitati.
La mia mozione impegnava la giunta regionale ad intervenire sull’Autorità Idrica regionale affinché fossero stabilite uguali condizioni e modalità di rimborso, non penalizzanti per i cittadini, e affinché sia modificata la procedura di rimborso, sostituendo al rimborso a seguito di domanda, il rimborso diretto a tutti gli aventi diritto.

Ma i cittadini non sono stati informati, ed è assurdo che si pretenda che siano gli utenti a dover far domanda per ottenere somme ingiustamente percepite dalle varie società di gestione, che peraltro sono i soggetti che sanno con esattezza chi e quanto deve essere restituito. Per questo, con una nuova interrogazione alla il Presidente Rossi dovrebbe rispondere nella seduta consiliare di martedì prossimo , 30 settembre, chiedo conto delle ragioni del mancato recepimento delle richieste del Consiglio regionale. E soprattutto sollecito a un rinvio della scadenza per le richieste di rimborso. E magari vorrei che si rimborsassero tutti gli utenti aventi diritto senza bisogno di far domanda.


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Marco Carraresi

Consigliere Regionale della Toscana (Unione di Centro)

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