Forze di polizia verso un nuovo modello organizzativo: si comincia dall’accorpamento di Forestale e Penitenziaria
FIRENZE – Un nuovo modello organizzativo è sempre più necessario per le forze dell’ordine e le forze armate. Se n’è parlato oggi a Firenze in un convegno. promosso dall’Associazione «La Scelta», dove è stato tra l’altro confermato che il governo è pronto ad accorpare il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Penitenziaria in un altro ente. Lo ha detto l’onorevole Federico Gelli (Pd), precisando che mentre al momento non si possono fare contrazioni all’organico del personale, economie di scala si possono ottenere solo attraverso la revisione degli ordinamenti. Resta comunque da vedere se il servizio reso alla cittadinanza rimarrebbe quanto meno ai livelli attuali.
«Forze di polizia con assetti efficienti e con personale costantemente motivato sono presupposti imprescindibili perché possano essere garantiti livelli di sicurezza pubblica almeno accettabili.» ha detto l’onorevole Francesco Bosi, presidente de «La scelta» e già sottosegretario alla Difesa, che ha sottolineato il «no agli slogan» e la costante necessità di analisi accurate del pianeta sicurezza.
Tra gli argomenti toccati anche quello relativo al trattamento economico del personale. La prospettata conferma, da parte di alcuni esponenti governativi, che anche nel 2015 le retribuzioni, bloccate dal 2010, non avrebbero subìto incrementi anche, come ora avviene, in caso di promozione aveva difatti indotto alcune sigle sindacali delle forze di polizia a prendere in considerazione ipotesi di sciopero. Di fronte a questo atteggiamento unitario il Governo ha poi assunto posizioni meno rigide, lasciando aperture verso il superamento del blocco retributivo in vigore.
È scontato che quando si parla di sicurezza si preme un tasto sensibile per gli equilibri istituzionali e per le attese della cittadinanza. Così anche il prefetto Vincenzo Indolfi e gli onorevoli Paolo Bartolozzi (Forza Italia) e lo stesso Federico Gelli (Partito Democratico), chiamati come relatori, non hanno mancato, insieme all’ onorevole Bosi, di parlare in merito alla delicatezza dei compiti affidati agli operatori di polizia ed alle crescenti difficoltà a disimpegnarli in un quadro normativo caratterizzato dall’ incertezza e del facile insorgere di atteggiamenti di diffidenza in settori della stampa e dell’ opinione pubblica. Come pure dei rischi sempre latenti durante i gravosi servizi di ordine pubblico; della contrazione delle risorse destinate all’addestramento; dei vari interventi di razionalizzazione che possono comportare la riduzione dei presidi; delle problematiche riguardanti gli immigrati, troppe volte fronteggiate dalle sole forze dell’ ordine.
simone
Io sono un appartenente alla penitenziaria da ben 20 anni. Sono d accordo al accorpamento , ma fatto in maniera radicale. Abbiamo provveditorati, uffici , ecc ecc dove 80% del personale operante porta una divisa, ( mansioni che toccherebbero a civili). Abbiamo mezzi nuovi fermi da anni , perche non ci sono neanche piu i fondi per comprare olio per i motori. Divise lise mimetiche di ricambio inesistenti. Sempre piu detenuti di tutte le tipklogie e meno agenti. Traduzioni dove chi sottoposto al ultimo momento puo rifiutare di presenziare al udienza con spreco di mezzi e uomini. I. Servizio di polizia stradale fermo da anni. Approvato e mai iniziato. Siamo considerati polizia di serie b a comodo perche quando ci sono grosse manifestazioni veniamo chiamati per l ordine pubblico, diversamente no. Allora secondo me e arrivato il momento di cambiare….e non ce bisogno di fare chissà quali orsi con spreco ulteriore di fondi economici…….forestale e penitenziaria con polizia di stato con affiancamenti giornalieri per posti di blocco e altro , casomai anche in borghese con le sole pettorine e auto in borghese con i lampeggianti detti funghi ( quelli a calamita rimovibili) cosi non i sarebbe bisogno di cambiare auto e divise ( si usarebbero le classiche auto blu)……se veramente vogliono il risparmio ci sara su tutto a vantaggio di piu sicurezza. Ad esempio polizia giudiziaria( cioe carabinieri polizia polizia pen forestale) a piedi per le cittA in borghese e pattuglie automontate pronte ad intervenire.
Roberto
Pienamente daccordo con te, Fiorenzo, come tutti coloro che lavorano seriamnete alla tutela dell’ambiente
Vetro
Da un certo punto di vista sembrerebbe naturale accorpare, da un lato i Corpi ad ordinamento civile (PS, PP, CFS) e dall’altro quelli ad ordinamento militare (CC, GdF); tuttavia, osserverei che, ad oggi, in tanti piccoli centri sono presenti una caserma dei Carabinieri e un (talvolta minuscolo, anche con un organico di sole due persone) comando stazione della Forestale: un accorpamento come quello proposto non risolverebbe il problema, ma riproporrebbe in maniera ancora più evidente l’inefficiente sovrapposizione Polizia-Carabinieri. Allora, la riorganizzazione dovrebbe essere evidentemente più profonda e traumatica, con la sostituzione delle migliaia di stazioni dei Carabinieri in altrettante stazioni unificate PS-CFS, oppure con una confluenza (e conseguente ri-militarizzazione) dei Forestali nell’Arma.
FIORENZO
E’ giusto unificare le Forze di Polizia ad ordinamento “CIVILE”
( FORESTALE in primis e PENITENZIARIA) alla maggiore POLIZIA DI STATO.
Per quanto riguarda il Corpo Forestale dello Stato, sarebbe ora di dare una vera identità alla Polizia Ambientale incastonadola nel suo più naturale dicastero che quello del Ministero dell’interno anziché quello anacronistico e di nicchia quale è quello dell’Agricoltura che poco a che fare con la prevenzione dei crimini nonché la repressione dei reati ambietntali. Spero di Finire la mia carriera con quella che sarebbe per me un grande riconoscimento e di gratificazione di tutti gli impiegati del Corpo Forestale dello Stato.